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Olbia-Budoni, che incrocio è una partita da tripla

di Giandomenico Mele
Olbia-Budoni, che incrocio è una partita da tripla

L’allenatore dei bianchi: «Ci giochiamo tutto in una gara, siamo abituati La classifica? Non la guardiamo, non pensiamo a nulla se non a vincere»

07 maggio 2016
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OLBIA. Prima la vittoria, poi la matematica. Il derby Budoni-Olbia di domani vede incroci di destini e calcoli ipotetici per stabilire se l'Olbia di Mignani potrà raggiungere l'obiettivo dei playoff e la formazione di Cerbone quello della salvezza diretta o della lotteria dei playout. All'orizzonte questioni da classifica avulsa che vengono riportate in auge dalla notizia arrivata nella tarda mattinata di ieri dei due punti di penalizzazione comminati alla Torres. Ora i sassaresi, Olbia e Arzachena si trovano insieme, ben poco appassionatamente, a quota 59 punti, con la prospettiva di trovarsi in gruppo anche domenica sera a 62 punti. In quel caso il calcolo non sembra semplice. Per la classifica avulsa la Torres dovrebbe essere al sicuro, avendo dalla sua parte gli scontri diretti. A quel punto il calcolo tra Olbia e Arzachena vedrebbe i bianchi in vantaggio sugli smeraldini negli scontri diretti tra loro due. Col risultato che passerebbe l'Olbia. Se il calcolo fosse fatto negli scontri diretti delle due con la Torres, però, si sarebbe in parità. A quel punto l'Arzachena sarebbe in vantaggio sull'Olbia per la differenza reti.

Discorsi da pallottoliere che lasciano il tempo che trovano. L'Olbia sa che deve vincere un derby infuocato. A Budoni l'aspetta un clima non proprio da catechismo. La Torres ospita il Grosseto già sicuro del secondo posto. L'Arzachena va a Viterbo contro la squadra che ha vinto, dominando, il campionato. E che non ha mai perso in casa. Sulla carta l'Olbia dovrebbe avere l'impegno più difficile. «Abbiamo sempre avuto l'obbligo di vincere, domenica sarà lo stesso, ma io sono sereno e fiducioso nei miei ragazzi - sottolinea Michele Mignani, allenatore dell'Olbia -. Il Budoni ha qualcosa da giocarsi, non troveremo le barricate. Andiamo lì con umiltà, sapendo che ci giochiamo una finale».

L'allenatore che ha cambiato la storia dell'Olbia in questa stagione si trova nella posizione di dover raggiungere il traguardo, nonostante abbia dimostrato valori importanti. «Non prendo in considerazione fattori esterni, tipo il campo in sintetico o il pubblico, non guardo mai quello che non posso determinare col mio lavoro - spiega il mister genovese - dovremo essere forti mentalmente come lo siamo stati altre volte».

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