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La Dinamo fa la pace con Coni e Fip

di Andrea Sini
La Dinamo fa la pace con Coni e Fip

Ieri la schiarita dopo l’incontro con Malagò e Petrucci: nessuna esclusione dai campionati, per le coppe si vedrà

23 aprile 2016
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SASSARI. Nessuna fuga dalle regole, un mezzo passo indietro e la certezza che, comunque vada, la telenovela andrà avanti ancora per molte puntate. La querelle tra le istituzioni sportive italiani e le tre squadre italiane che hanno sposato l’Euroleague ieri ha comunque segnato un punto fermo: da una parte la Dinamo Banco di Sardegna, la Grissin Bon Reggio Emilia e la Dolomiti Energia Trento non incorreranno in sanzioni come l’esclusione dal prossimo campionato di serie A. Dall’altra, Coni e Federbasket ristabiliscono una sorta di “pace sociale” che consentirà ai rispettivi capi di andare avanti nell’agenda legata al preolimpico di Torino, ai prossimi Euroei e alla corsa per portare a Roma le Olimpiadi del 2024.

Il faccia a faccia. Si è parlato di tutto, tranne che di basket, nell’incontro che si è svolto ieri mattina a Roma nella sede del Coni: dove il presidente Giovanni Malagò ha radunato attorno a un tavolo il presidente della Fip, Gianni Petrucci, il numero uno della Lega Basket serie A, il neo-eletto Egidio Bianchi, e i rappresentanti delle tre società “ribelli”: Stefano Sardara per la Dinamo, Luigi Longhi per Trento, Alessandro Della Salda e Stefano Landi per Reggio Emilia. Un faccia a faccia necessario per sbloccare la sitazione, incancrenitasi notevolmente dopo il muro contro muro tra la Fiba di Baumann (alla quale Coni e Fip rendono conto) e l’Uleb di Bertomeu (organizzatrice delle manifestazioni alle quali le tre società hanno aderito).

Il risultato. Dalle quattro mura della Sala Giunta del Coni non è trapelato molto, al di là del comunicato ufficiale emesso dal Coni. Le società hanno scelto il silenzio e tutte le parti si sono affidate alla nota di Malagò: «Al termine della riunione – si legge nella nota –, che è stata caratterizzata dalla massima cordialità e collaborazione, si è convenuto che le società hanno stabilito di procedere nel rispetto dei regolamenti nazionali e internazionali che sono alla base dell’ordinamento sportivo». «Le società riconoscono che l’ordinamento sportivo deve contare più di ogni altra cosa, che è il faro e la stella cometa verso cui ci si deve orientare», ha precisato Malagò al termine dell'incontro. «Un risultato di buonsenso, di logica e di rispetto di quelli che sono i ruoli istituzionali e sportivi. Le squadre italiane giocheranno il campionato italiano al 100%», ha aggiunto il capo dello sport italiano riferendosi al rischio che i tre club potessero essere squalificati dalla Fip se non avessero fatto un passo indietro. «E l’Italia giocherà il preolimpico», ha esultato Gianni Petrucci. «È tornato il sorriso - ha poi aggiunto il numero uno della Federbasket -, era importante che le società dichiarassero che non andranno contro i regolamenti nazionali e internazionali. Noi volevamo sentirci dire questo, oggi la strada è in discesa». «È solo l’inizio di un lungo cammino», solo le uniche parole di Sardara.

Tutti prendono tempo, in sostanza, e al momento nessuna pista che conduce all’Europa può essere esclusa. Proprio nessuna.

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