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«Stasera prenderà i tre punti la squadra che avrà più fame»

CAGLIARI. Rabbia, voglia di arrivare prima su tutti i palloni, motivazioni intense: Massimo Rastelli carica la squadra. «Ad Ascoli vince chi ha più fame». Partita ostica, quasi un bivio, quella con i...

09 aprile 2016
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CAGLIARI. Rabbia, voglia di arrivare prima su tutti i palloni, motivazioni intense: Massimo Rastelli carica la squadra. «Ad Ascoli vince chi ha più fame». Partita ostica, quasi un bivio, quella con i marchigiani di Mangia. Da affrontare con un nuovo infortunio: Ceppitelli si è ri-bloccato mercoledì ed è rimasto a casa. «Gli si è riacutizzato il problema al ginocchio, spero di riaverlo per il Brescia. Torna Capuano. In campo? C'è chi sta meglio, è da tanto che non gioca. Marco potrebbe trovare qualche minuto alla fine». Ovvia l'accoppiata Salamon-Krajnc. Il tecnico del Cagliari accelera: «Questa con l'Ascoli è la partita: tre punti significherebbero la serie A. Il messaggio alle rivali sarebbe nitido, capirebbero che non cediamo di un centimetro. L'Ascoli gioca per non retrocedere, ha l'acqua alla gola. In questi casi vince chi sarà più concentrato e avrà davvero speso tutto per centrare il proprio obiettivo».

La chiave del match è questa. Rastelli entra nel merito. «Hanno giocatori con esperienza da A, Canini e Giorgi. Ma anche giovani come Jankto e punte forti come Cacia e Petagna. E anche il Primavera Orsolini va tenuto d'occhio. Sono poco continui ma offrono prove importanti: dobbiamo fare meglio e limitarli».

Si torna sul gruppo. «In questo passaggio difficile siamo stati bravi a tenere botta e non perdere punti rispetto alle terze. Anzi, li abbiamo aumentati». Rastelli annota e corregge. "La squadra ha lavorando bene, abbiamo metabolizzato la sconfitta con lo Spezia, analizzato la prestazione e corretto gli errori. Il risultato? Non fossilizziamoci».

Si ripassa dalle tre sconfitte interne. Il tecnico è sereno: «Contro lo Spezia avremo meritato di più. C'era la sicurezza del fortino Sant'Elia ma, persa una gara, sono crollate le certezze. Fuori casa siamo più liberi mentalmente forse perché nessuno fischia e mugugna». Si parla dei singoli. «Sau si sta allenando bene. Ho quattro attaccanti con caratteristiche diverse. Sau e Farias sono piccoli e veloci, hanno giocato quando non avevo Melchiorri. Giannetti e Cerri sono più fisici. Vedremo. Farias punta o trequartista? Dipende da cosa serve alla squadra. È un giocatore anomalo, ha vantaggi e svantaggi, ha fatto partite belle e brutte nei due ruoli».

Mario Frongia

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