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Dinamo, parla Alexander: «Pronti a riprendere la marcia»

di Andrea Sini
Dinamo, parla Alexander: «Pronti a riprendere la marcia»

L'ala: «La Final Eight è alle spalle, stiamo lavorando duro per battere Avellino»

27 febbraio 2016
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SASSARI. La polemica non è il suo mestiere, e se per quello neppure la chiacchiera. Joe Alexander non esce e non entra nell’occhio del ciclone. La Final Eight è definitivamente alle spalle, e con questa anche tutte le polemiche relative al post partita. Dal fallo non commesso sull’estemporaneo killer Cazzolato, alle dichiarazioni post gara, nulla scalfisce l’imperturbabile umore dell’ala americana nata a Taiwan. Domani sera al palazzetto arriva Avellino ed è questo l’unico pensiero dell’ex giocatore del Maccabi Tel Aviv.

L’umore di Joe. «È stata una settimana di allenamenti molto intensi – dice il numero 9 della Dinamo –. Avere chiuso le coppe ci ha permesso di concentrarci con continuità sul lavoro sul campo, ed è l’unica cosa che conta. Come mi sento? Bene, come mi dovrei sentire?». L’episodio del Forum sembra essere lontano anni luce dai suoi pensieri. «Il fallo non commesso? È andata così, dopo la partita non ne ho parlato con il coach. Vado avanti, mi alleno con impegno e spero di migliorare, sono le uniche cose che contano». Ma al di là dei singoli episodi, cosa è mancato alla Dinamo per battere Cremona e arrivare almeno in semifinale di Coppa Italia? «Niente di particolare, il basket è così – dice Alexander –. Siamo stati molto vicini a vincere quella partita, abbiamo condotto nel punteggio molto a lungo, ci eravamo quasi. È successo spesso quest’anno? Diciamo che è successo. Ma alla fine abbiamo anche vinto diverse partite in volata, è come va il basket, secondo me non c’è nessun problema di concentrazione o di pressione».

Domani arriva al PalaSerradimigni la Sidigas Avellino, reduce da 7 vittorie consecutive in campionato. «Loro sono forti, sono in crescita e hanno dimostrato di essere una squadra tosta. Noi li affronteremo come sempre. Questa settimana ci siamo allenati duramente , come ho detto, e faremo di tutto per vincere. Possiamo ancora migliorare come gruppo, i nuovi si stanno impegnando per inserirsi, il lavoro di questi giorni è stato importante».

Fuori dalle coppe europee e dalla Final Eight, con un posto nei playoff ancora tutto da conquistare. Rispetto all’inizio della stagione sono cambiati gli obiettivi della squadra? «Gli obiettivi si creano volta per volta, noi quest’anno non abbiamo mai pensato di affrontare una competizione con un obiettivo finale. Ci siamo sempre impegnati per vincere le partite volta dopo volta, qualche volta ci siamo riusciti, altre volte no. Il livello del campionato italiano? È impegnativo, proprio come quello israeliano, russo e le altre leghe d’Europa».

Verso Avellino. Duro lavoro in palestra, dunque, per i biancoblù di Marco Calvani. Che anche ieri si sono allenati al ungo sul parquet del palazzetto per preparare il delicatissimo impegno di domani sera. La formazione di coach Sacripanti arriva da sette vittorie consecutive in campionato ma anche da una Final Eight giocata ad altissimi livelli.

La Dinamo in questi giorni ha tenuto altissimi i ritrmi, provando svariate soluzioni sia a livello difensivo che offensivo. Lavoro extra per Brian Sacchetti, che dopo l’allenamento di ieri si è fermato a lungo per tirare da oltre l’arco dei 6,75, con l’obiettivo di ritrovare “la mano” dopo un periodo di scarsa mira.

A livello statistico, il confronto tra Dinamo e Scandone Avellino vede i sassaresi in vantaggio per 13-9 , con un bilancio di 9 vittorie e 2 sconfitte nei confronti che si sono giocati in piazzale Segni. La sfida tra i coach vede Marco Calvani in vantaggio su Pino Sacripanti per 3-1, ma nella sua carriera il coach romano dei biancoblù, contro Avellino ha vinto 2 volte e perso 3.

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