La Nuova Sardegna

ROMA. Sta diventando una battaglia senza esclusione di colpi. Venerdì a Zurigo i 209 aventi diritto al voto sceglieranno il successore di Joseph Blatter alla presidenza della Fifa, costretto ad abdicare dopo gli scandali e poi sospeso per otto anni dalla commissione etica. La lotta per il voto si sta facendo caldissima, al punto che uno dei cinque candidati, il principe giordano Ali Bin Hussein, ha chiesto il rinvio delle elezioni. Il motivo è presto detto: l’istanza, avanzata presso il Tas, contesta il no espresso dalla Fifa alla precedente richiesta di Hussein di predisporre cabine elettorali trasparenti. Ciò vuol dire, sempre secondo il Principe già battuto in passato da Blatter, correre il rischio che non ci sia una corretta vigilanza su eventuali illeciti. Non sembra preoccuparsene il candidato espresso dall’Europa, il segretario generale dell’Uefa Gianni Infantino, avvocato svizzero già responsabile dell'ufficio legale della confederazione europea. Il quale ha promesso che in caso di vittoria farà di tutto per allargare il Mondiale a 40 squadre, idea peraltro che già era stata di Michel Platini.