La Nuova Sardegna

ISTANBUL. I complimenti sinceri ai vincitori, l’orgoglio di essere rimasti in partita molto a lungo ma un muso lungo così per due fattori: lo scarto a rimbalzo e il divario finale.

«Non meritavamo di chiudere con quasi venti punti di differenza – dice Marco Calvani a fine gara –. Il punteggio finale è bugiardo e non rende merito alla mia squadra, non c’è tutta questa differenza».

Poi il coach della Dinamo va dritto al cuore della questione.

abbiamo commesso molti errori ma non meritavamo un simile passivo. «Loro hanno finito con 18 rimbalzi offensivi e con un totale di 23 più di noi. Tutto questo è un’enormità ed è difficile restare in partita a queste condizioni. Devo fare le mie congratulazioni al Galatasaray per la qualificazione; la mia squadra ha giocato molto bene per tre quarti, abbiamo sbagliato anche qualcosa di troppo tirando dall’arco, ma alla fine la differenza a rimbalzo e i secondi tiri hanno fatto la differenza. Dispiace lasciare la coppa, ci abbiamo creduto».

Dal punto di vista tattico la partita non si è svolta in maniera troppo diversa da come i biancoblù l’avevano preparata. «In difesa abbiamo alternato zona e uomo, abbiamo finito la prima parte con una percentuale bassa al tiro e non stavamo andando affatto male. Abbiamo difeso molto bene anche su Schilb, che è stato parecchio limitato. Poi si torna sempre là: se difendi bene e poi concedi un rimbalzo offensivo tutto si complica, anche perché loro hanno trasformato molti questi secondi tiri in triple. A inizio partita l’interpretazione di Alexander e Varnado non è stata perfetta, un po’ più di attenzione sui rimbalzi ci avrebbe permesso di tenerli là e di giocarcela sino alla fine».

«Questo girone era molto difficile da affrontare – chiude Calvani –, sono in questo raggruppamento, di tutti quelli dell’Eurocup, siamo arrivati all’ultima giornata senza neppure una squadra qualificata. Questo dimostra quanto fosse forte ed equilibrato. Ci abbiamo provato, anche contro uno squadrone come il Galatasaray». (a.si.)