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La favola di Suleyman: dal barcone al pallone

di Giovanni Melis
La favola di Suleyman: dal barcone al pallone

L’attaccante dell’Aritzo (Prima categoria) si è inserito nella comunità locale. Il tecnico Miceli: «Un ragazzo umile diventato il beniamino dei nostri tifosi»

10 febbraio 2016
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ARITZO. Un campionato che ha regalato soddisfazioni, un percorso di serietà di società ed allenatore. E la gradita sorpresa di un giovane attaccante, sfuggito alle privazioni della sua terra, che ha trovato amicizie e riscatto con la maglia verde dell'Aritzo. Prosegue la favola della squadra di Bicio Miceli, che nel girone C di Prima categoria fa dei bei risultati, diverte e lavora molto sui giovani. Un progetto a lunga scadenza, voluto dal presidente Giuseppe Pili e dal suo vice Gigi Daga, per creare un circuito virtuoso e di coinvolgimento attraverso lo sport per grandi e giovani.

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La mano di Bicio Miceli si è vista: la squadra si allena con serietà, gioca bene e si vedono i risultati. La scuola calcio funziona bene, ha tanti bimbi iscritti che vengono seguiti dai genitori. Inoltre l'affiliazione con Cagliari calcio ha regalato anche bei momenti di sport.

In questo quadro si inserisce la storia di Suleyman Sambou, classe 1994 che a suon di gol si è ritagliato il suo spazio in squadra. Arrivato in paese con un gruppo di migranti, ospitati in una strutura ricettiva, Sambou con l'amico Kemo, già da agosto ha fatto tutta la preparazione. A dicembre è arrivato l'ok della federazione per il suo tesseramento.

«Si è inserito subito negli schemi della squadra - dice mister Miceli - ha piedi buoni ma è soprattutto è un ragazzo umile che fa gruppo». In dieci partite ha segnato 8 reti, quasi tutte decisive, diventando il beniamino dei tifosi. Ha fatto ottimi progressi con la lingua italiana e ora spera in un lavoro. La società lo ha sostenuto, così come aiuta Kemo, classe 97, che ha ottenuto da poco il via libera federale.

zPer noi è un piacere - spiega il presidente Pili - anche perchè sono ragazzi che si impegnano tantissimo. Sono esempi positivi di come ci si può integrare e divertirsi grazie allo sport».

Quanto alle prospettive mister Miceli non si sbilancia. «I ragazzi hanno profuso un impegno senza pari. Stiamo giocando bene, ci alleniamo con costanza e metodo. Certo ci sono squadre ben più attrezzate di noi e non abbiamo velleità di primi posti. Ce la giocheremo fino alla fine, cercando di imparare, divertendoci allo stesso tempo».

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