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Marco Calvani: «Kadji può cambiare gli equilibri della Dinamo»

Andrea Sini
Marco Calvani
Marco Calvani

Il coach sassarese presenta la sfida di domani: «Non mi fido della loro classifica, ora voglio continuità»

06 febbraio 2016
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SASSARI. Continuità, continuità, continuità. La Dinamo si prepara per il match di domani contro l’Openjobmetis Varese e coach Marco Calvani continua a battere sul solito tasto. Alla sua squadra serve una prestazione di grande intensità all’interno dei 40 minuti, e serve un successo per chiudere una fastidiosa serie di 4 sconfitte consecutive in campionato.

«Questo è il tema ricorrente, non c’è dubbio – dice il coach biancoblù – negli ultimi tempi ho parlato molto di “costanza nell’incostanza”: come tutti i processi lavorativi serve più continuità ed è arrivato il momento di ottenerla. Il match contro gli ungheresi non è stato affatto perfetto, ma ci sono stati dei segnali incoraggianti. Ora per noi arriva un’altra partita in casa che ha la sua importanza: arrivati a questo punti c’è la necessità di muovere la classifica e di muovere le posizioni».

Contro la formazione brianzola, farà il suo esordio con la Dinamo il lungo Kenny Kadji, che è stato a disposizione del tecnico romano sin da martedì. «È un elemento su cui non ho avuto dubbi – dice Calvani – dal momento in cui la società mi ha messo davanti alla possibilità di prenderlo. L’atletismo e la versatilità di un giocatore come questo possono cambiare il rendimento di una squadra. Lui può stare dentro o sul perimetro, può giocare spalle a canestro o essere pericoloso con il tiro da fuori, dovrebbe essere un bel valore aggiunto per il nostro gruppo. Senza contare che dal punto di vista difensivo può marcare un lungo o un esterno, è in possesso di leve lunghe e di ottima mobilità laterale».

La vittoria contro lo Szolnoki tiene la Dinamo in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale di Eurocup, ma dopo un avvio spumeggiante la squadra nella parte centrale del match ha sofferto. «Per buona parte della gara abbiamo visto i segnali che cercavamo. La continuità all'interno del match va ancora trovata. Ho visto un importante terminale offensivo come Logan difendere per 12-14 secondi con le gambe piegate su un Wittman qualsiasi, e questo è un segnale importante. Ma poi l’ho visto commettere un errore in un movimento difensivo, che lui stesso ha immediatamente ammesso. Ecco, vorrei che la soglia di attenzione restasse al top per tutta la gara, perché a noi è quello che serve».

Varese arriva a Sassari affamata di punti. «Anche loro sono stati costretti a fare aggiustamenti e a sistemare l’assetto. Stanno vivendo anche loro momento particolare, ma non mi faccio incantare dalla classifica: sono stati capaci di vincere a Caserta e di essere competitivi per 30’ a Pesar. Hanno le qualità per far bene, per questo a noi serve l’atteggiamento giusto per tutti i 40’: solo così i conti possono tornare.

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