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Simone Poddighe tra sogno e realtà

Simone Poddighe tra sogno e realtà

Eccellenza, il fuoriquota fa volare il Valledoria e intanto spera... nella Torres

08 gennaio 2016
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VALLEDORIA. Grande euforia in casa Valledoria dopo la brillante vittoria ottenuta dalla squadra rossoblù ai danni del forte Atletico Uri. I re Magi, nella giornata dell’Epifania, sono scesi al comunale e hanno fatto il più bel regalo di inizio anno agli uomini di mister Giorgio Ventricini e al pubblico di casa. Il grande protagonista è stato il fuoriquota sassarese Simone Poddighe. Centrocampista puro che ha la sua arma nella velocità, nella tecnica e nel rubare gli spazi e i tempi agli avversari, Poddighe è stato il vero match winner della giornata, a discapito della squadra ospite, forse scesa in campo troppo sicura di avere la vittoria in tasca prima che si giocasse la partita.

«Sono felicissimo della rete realizzata e di quella che ho fatto segnare a Patrick Ferreira – dice Simone Poddighe, che ha come suo primo tifoso il padre Andrea – non rientrava nei mie compiti di questa gara, anche perché non sono uno che segna tanto, in tre anni ho fatto solamente due reti a Valledoria». Ma domenica ha fatto una rete davvero pesante, che ha ridimensionato la forza dell’Atletico Uri, e soprattutto rianimato la squadra di casa che non attraversava da diverso tempo un buon momento né di forma né di risultati: «Vero venivamo da troppi risultati che ci stavano penalizzando – continua il forte centrocampista del Valledoria – e ora con questa vittoria la speranza è quella avere risolto qualche problema: vogliamo continuare a fare bene e allungare la striscia positiva di risultati. Dobbiamo immediatamente venire fuori dalla zona playout».

Il giovane sassarese però nonostante sia uno dei beniamini della tifoseria locale ha un sogno nel cassetto, che è quello di continuare a vestire la maglia rossoblù, ma non quella Valledoria ma della sua città ovvero della Torres: «La mia prima squadra è la Torres – dice Simone Poddighe, che ha giocato a Sassari nelle file del Latte Dolce – raggiungere questo sogno per me sarebbe una cosa grandiosa. Io ci spero, e da lontano continuo ogni domenica a tifare i colori rossoblù quelli del Valledoria e quelli della mia amata Torres».

Giulio Favini

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