La Nuova Sardegna

ARBUS. Non poteva essere che lui, con quel completino celeste vivo marchiato “Astana”, una bicicletta da corsa “fuoriserie”, caschetto bianco e occhiali sole con montatura variopinta. Ma soprattutto la pedalata sciolta e pur sempre possente. Ieri mattina, , ma anche nei giorni precedenti, agli automobilisti in transito e a qualche cicloamatore che si azzarda ad affrontarlo, il tratto della strada statale 126 fra Arbus e Fluminimaggiore ha riservato una sorpresa: Fabio Aru, il campionissimo di Villacidro vincitore questa estate della Vuelta spagnola e straordinario protagonista del precedente giro d’Italia, era lì ad allenarsi in solitudine come un ciclista amatoriale qualunque.

Come sempre accade quando torna dai suoi familiari a Villacidro (stavolta per le vacanze natalizie), sceglie questo tratto di strada per mantenere sempre efficienti le sue condizioni atletiche. L’alternanza di salite e discese nel tratto fra Arbus e Passo Bidderdi, la più impegnativa discesa verso Fluminimaggiore e soprattutto la scalata al ritorno (una decina di chilometri davvero duri), costituiscono un percorso ideale per allenarsi. Una ventina di chilometri da Villacidro, Fabio Aru lo ha scelto per “sgranchirsi” la muscolatura durante le vacanze natalizie in famiglia. Questa mattina un automobilista (Gualtiero Porcu, poliziotto in pensione di Arbus) lo ha incrociato e riconosciuto in prossimità di “Sa Domu e s’orcu”, Il tifoso ha fatto inversione, lo ha seguito per qualche chilometro, poi superato e atteso più avanti in una piazzola con lo smartphone pronto al click fotografico. Con la sua solita gentilezza, Fabio ha salutato. «Con un sorriso e la sua solita gentilezza mi ha detto di scusarlo ma che non poteva fermarsi perché sotto sforzo intenso – ha raccontato poi Gualtiero Porcu -. Mi ha fatto ciao con la mano e ha continuato a pedalare. Sono un suo grande tifoso, mi ha reso felice la giornata».