La Nuova Sardegna

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Lo sport sassarese è sempre più ricco

di Giovanni Dessole
Lo sport sassarese è sempre più ricco

Il Coni ha consegnato ben 44 premi ad atleti, dirigenti e società della provincia che si sono distinti nel corso del 2014

11 dicembre 2015
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SASSARI. Sono stati ben 44 i premi Coni 2014 consegnati mercoledì ad atleti, tecnici e società sportive appartenenti ai Comitati provinciali di Sassari e Olbia-Tempio, riconoscimenti al merito, ad alfieri che singolarmente o come parte di un team, si sono distinti a livello nazionale e internazionale.

Negli affollatissimi spazi della sala conferenze del Comando dei vigili urbani di Sassari, sono state assegnate le benemerenze al merito sportivo Coni 2014, alla presenza del presidente del comitato sassarese Lucio Masia, nelle vesti di padrone di casa e in rappresentanza del presidente regionale Gianfranco Fara e di Salvatore Frasconi, delegato provinciale Olbia Tempio, impossibilitati ad essere presenti. In sala anche tanti rappresentanti delle varie federazioni sportive e delle Istituzioni.

«Resto sempre sbalordito per le tante eccellenze espresse da questo territorio – afferma Masia -. É un onore avere davanti così tanti campioni d'Italia». La Sardegna è terra di sport e di sportivi che lasciano il segno, sugli albi e nella memoria collettiva. A presentare la serata il capo servizio Sport della Nuova Sardegna, Antonio Ledà d'Ittiri: «Tanti giovani fra i premiati, è un bel segnale. La crisi colpisce anche lo sport, ci sono difficoltà legate a sponsor e trasferte. Ma sul campo lo sport funziona, lo dimostrano le nostre eccellenze. Dispiace la scomparsa della Torres femminile, e il brutto colpo subito dalla Torres maschile. Un pensiero va a Umberto Serradimigni, simbolo dello sport sassarese. All'orizzonte ci sono le Olimpiadi, speriamo che qualcuno dei premiati possa essere fra i protagonisti».

Proprio Sassari è teatro che ha assistito ad uno degli exploit più importanti dello sport isolano: il triplete della Dinamo Banco di Sardegna. Ed è toccato proprio al team campione d'Italia del basket aprire la cerimonia di consegna dei premi con il vice presidente Gian Mario Dettori.

Assieme ai giganti, fra i tantissimi protagonisti, gli aspiranti olimpionici Luigi Lodde («Non mi sono qualificato per le Olimpiadi, spetta ora al Ct scegliere. Le speranze ci sono») e il pentatleta Fabio Poddighe: «Potrei farcela per Rio. C'è un posto libero, lottiamo in due. Speriamo bene». Tanti giovanissimi premiati, come i ballerini e danzatori Giuseppe Lambroni e Giada Canzedda, o le gemelle Alice e Giulia Cozzolino. Premio al pilota Omar Magliona, ritirato dalla moglie, e premio a Marianna Lauro, due volte olimpionica del tennis in carrozzina in corsa per Rio. Interviene anche l'assessore del Comune di Sassari Antonio Piu: «Vengo da una storia di sport, capisco il valore degli sport minori, da rispettare e ammirare. Come Comune abbiamo in progetto un investimento importante sulle locali strutture locali attraverso i fondi Jessica». Nessuna discriminazione, nessuna disciplina è esclusa. Sono anzi quelle cosiddette “minori” a raccontare le storie più belle, e vincenti. Vincenzo Piroddu premia suo nipote Simone per la lotta, pioggia di riconoscimenti per Arcieri Torres, circolo ippico li Nibari Santa Teresa e Dance Studio Ploaghe. Paolo Poddighe, presidente del comitato paraolimpico regionale, racconta di «un mondo eccezionale. A Rio avremo la più forte rappresentativa paraolimpica italiana di tutti i tempi». Poi l'annuncio, assieme a Alberto Corradi, legato alla presentazione della candidatura ad ospitare la Coppa del Mondo a squadre 2017 di tennis in carrozzina.

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