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Marino fa sognare Olbia con Cossu e Conti

Marino fa sognare Olbia con Cossu e Conti

Ieri il passaggio di consegne tra Pino Scanu e la nuova proprietà che si presenta con programmi molto ambiziosi

01 dicembre 2015
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OLBIA. Giacca scura, camicia azzurra, spirito intraprendente. Come prima cosa lascia parlare il suo commosso predecessore, poi si schiarisce la voce e con aria sicura mette in fila parole e concetti. Alessandro Marino esce allo scoperto. Ieri ha firmato l’ultima carta per diventare il nuovo proprietario (e presidente) dell’Olbia 1905. E subito dopo, in una sala dell’aviazione generale, ha spiegato cosa ha in mente. Roba grossa. La sua è una rivoluzione che potrebbe cambiare i connotati del pallone sardo: vuole subito portare l’Olbia in Lega Pro, vuole costruire un nuovo stadio e fare del settore giovanile un modello virtuoso. Sicuramente ora ci saranno grossi colpi di mercato. Circolano nomi che fanno girare la testa. Si parla per esempio di Daniele Conti e Andrea Cossu, anche se al momento la società non conferma.

Ecco Marino. «Per me è un momento particolare. Ma per noi “scemi” che abbiamo sposato questa causa, ormai 5 anni fa, questo è l’epilogo migliore» dice emozionato l’ex presidente Pino Scanu. «Non penso che voi siate degli “scemi” e non penso che io sia un salvatore – risponde Marino -. Questa è una società nata nel 1905. L’Olbia ha una storia gloriosa e spero di ereditare da voi questa passione. Cercherò di dare del mio meglio».

Olbia in Lega Pro. Marino ci mette poco a scaldare i cuori. «Questa città merita molto di più – afferma il nuovo presidente -. Quindi voglio portare l’Olbia in Lega Pro il prima possibile. Spero che la città mi aiuti e che mi sia vicina». Ovvio che si sta lavorando sul mercato: «L’Olbia non è una squadra da rifondare ma da rinforzare». Poi Marino dice la sua sulle indiscrezioni più ghiotte: si parla infatti di un imminente arrivo a Olbia delle ex bandiere del Cagliari Daniele Conti e Andrea Cossu. Il nuovo patron non conferma, ma allo stesso tempo non smentisce con troppa convinzione.

Stadio e giovani. Alessandro Marino vuole anche rivoluzionare le infrastrutture. L’idea è quella di trasformare il campo della Basa in uno stadio vero e proprio e destinare il Bruno Nespoli al settore giovanile. «Dobbiamo adeguare le infrastrutture alle nostre ambizioni» sintetizza. Tra gli obiettivi principali del nuovo presidente c’è anche la valorizzazione dei giovani. «Nel Cagliari mi sono occupato di settore giovanile. Vorrei che anche l’Olbia diventasse un punto di riferimento per i giovani».

Cagliari amico. Il neopresidente parla pure della sua vicinanza a Tommaso Giulini e al Cagliari. «Io e Giulini siamo legati da una profonda amicizia, lo conosco da 20 anni – spiega -. È evidente che in futuro potrà esserci una collaborazione con il Cagliari. Ma noi dobbiamo pensare a crescere e a conquistare innanzitutto la Lega pro». Poi parla della possibilità che il Cagliari giochi le partite nel nuovo stadio dell’Olbia durante i lavori di restyling del Sant’Elia. «Sarebbe una buona opportunità, ma noi lo stadio lo facciamo comunque».

Stemma e derby. Presto cambierà anche lo stemma della società e sparirà il simbolo della Russian standard vodka di Roustam Tariko. «Quello era un omaggio a un uomo che ha salvato e sostenuto l’Olbia» spiega Scanu. Infine un po’ di pepe. Il 6 gennaio ci sarà il derby con la Torres e il patron lo fa notare: «Sarà una giornata importante pure per me». Ultima notizia: anche questa domenica per l’ingresso allo stadio si pagherà solo 1 euro.

Dario Budroni

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