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Il Cagliari è una macchina quasi perfetta

di Roberto Muretto
Il Cagliari è una macchina quasi perfetta

Serie B. Il team di Rastelli cresce sul piano della personalità e del gioco. Salto di qualità della difesa, un gol subito in 5 gare

25 novembre 2015
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INVIATO A CAGLIARI. Quarta vittoria consecutiva condita da una prestazione coi fiocchi. Il Cagliari ha ingranato le marce alte e va come un treno. Rastelli ha trovato la quadratura, la crescita è costante sul piano del gioco e della mentalità. Fioretto ma anche sciabola quando serve. L’atteggiamento da squadra “borghese” è sparito, le sconfitte con Pescara e Novara sono state lezioni che hanno lasciato il segno.

Piedi buoni. Di Gennaro e Fossati (le visite fatte ieri hanno escluso lesioni al ginocchio) sono complementari, altro che alternativi. Avere in campo due giocatori dai piedi raffinati è un grande vantaggio. Intanto perchè complica i piani degli avversari, ma soprattutto perchè il primo ha più libertà di movimento e neutralizza la marcatura a uomo; il secondo si propone, riceve palla e la gioca in modo sapiente. Oltre a garantire copertura a sinistra. Se nelle intenzioni iniziali doveva essere un esperimento, il doppio regista è destinata a diventare una soluzione definitiva.

Super Joao. Non sono soltanto i gol a impreziosire le prestazioni del brasiliano. Pedro ha imparato che in serie B non è sufficiente la tecnica se non è abbinata alla carica agonistica. C’è da lustrarsi gli occhi nel vederlo difendere palla, rincorrere gli avversari, aiutare i compagni nella fase di non possesso. Una maturazione tattica che sta consacrando un giocatore di grandi qualità.

La difesa. Un solo gol subito nelle ultime cinque partite. Il salto di qualità del reparto è evidente. Aiutato da un centrocampo che fa filtro (non succedeva nelle prime gare), agli avversari vengono concesse le briciole. E’ vero che lunedì Storari ha fatto due super parate ma la difesa è più sicura chiunque giochi. Con un Luca Ceppitelli in grande spolvero. Intanto Capuano ha riportato una lesione al retto femorale, da valutare quanto starà fuori.

Tante opzioni. D’ora in avanti Massimo Rastelli (toccherà ferro?) avrà l’imbarazzo della scelta. Ma anche un grande vantaggio: il Cagliari è un gruppo, una squadra di amici, non ci sono rivalità e gelosie. Chi sta fuori accetta le decisioni del mister senza fiatare. Ora comincia un tour de force che potrebbe consentire ai rossoblù di scavare un solco profondo cone chi insegue. Avere la possibilità di scegliere e ogni tanto fare rifiatare qualcuno, diventa fondamentale.

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