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La Dinamo va in tripla cifra per riaprire la stagione

di Roberto Sanna
La Dinamo va in tripla cifra per riaprire la stagione

I biancoblù si sbloccano dopo un primo quarto giocato in un’atmosfera irreale Logan (21 punti) top scorer di una partita disputata sotto gli occhi del nuovo coach Calvani

24 novembre 2015
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SASSARI. Dalla terra di mezzo di una partita insidiosa come una palude il Banco di Sardegna esce con una vittoria che tiene viva la stagione. La classifica è apertissima in un campionato che ancora non ha un padrone e vive di fiammate. Pistoia, la lepre dei primi due mesi, ieri le ha prese di santa ragione a Cremona mentre Milano ha mostrato i muscoli domenica notte. E anche in mezzo a tanti guai, i biancoblù sono nel gruppo di testa, a due punti dal primo posto, con gli stessi punti di Reggio Emilia e Venezia e in attesa degli scontri diretti che possono rilanciarli. Per questo era importante vincere in una serata a metà, non era più la Dinamo di Meo Sacchetti e non era ancora quella di Marco Calvani, due punti presi in un giorno come questo dalla coppia Maffezzoli-Citrini potrebbero rivelarsi di un’importanza strategica fondamentale.

Atmosfera surreale. Si comincia in un'atmosfera fredda, si sentono solo i tifosi del Commando, il resto del pubblico fatica a scaldarsi. Non c'è Alexander, che resta seduto senza nemmeno prendere la palla in mano, così per coprire le spalle a Varnado i due coach utilizzano Petway (che parte dalla panchina) mentre in quintetto c'è Brian Sacchetti. La Dinamo parte bene, 7-2, Pesaro risponde immediatamente, 8-9, e la partita diventa ben presto una sfida a chi fa un canestro in più. La difesa? Un optional che nessuno vuole utilizzare. Si va avanti a suon di triple, nel primo quarto sono 4 (su 11) per la Dinamo e per Pesaro (su 6) che chiude avanti di mezzo canestro il primo quarto: 23-24. Nel secondo quarto la situazione degenera o, per dirla in altra maniera, si continua a correre e tirare senza difendere. In un contesto così il Banco, costruito soprattutto per questo, ha la meglio facilmente e allunga negli ultimi minuti portandosi fino al +11 (57-46) in un quarto che finisce con un parziale di 34-23. Logan (15 punti) ed Eyenga rimpinguano il tabellino, a metà gara la Dinamo comanda grazie soprattutto uno stratosferico 10/19 da tre punti e ha preso anche 6 rimbalzi in più (18-12) degli avversari.

L’allungo. Le percentuali da lontano degli ospiti calano nettamente nel terzo quarto, durante il quale è il Banco a fare tutto in un senso e nell’altro. Perché tiene in vita gli avversari regalando troppi palloni a metà campo, mentre in attacco continua a divertirsi e fare canestro come e quando vola. Pesaro non si arrende e cerca di far svoltare la partita, rimescola le carte in difesa, accenna la zona ma Stipcevic e Sacchetti la bucano con due comode triple frontali, poi c'è un accenno di pressing a tutto campo coi raddoppi che non cambia il ritmo. La Dinamo arriva fino al +15 (73-58) e c'è anche il risveglio di Jarvis Varnado con 8 punti in quarto. Terza sirena sull'81-64, l'ultimo quarto comincia con Stipcevic che infila la tripla del +20 (84-64) e Pesaro perde le tracce della Dinamo definitivamente, al 35' siamo 96-74 con Logan a quota 21 che viene richiamato in panchina tra gli applausi. Per la tripla cifra è solo questione di tempo, la firma Petway con un goffo alley-oop che scatena l’ironia dei tifosi (“Mvp, Mvp” è l’urlo). In una giornata che ha visto l’improvvisa resurrezione di alcuni dei peggiori delle ultime partite, lui se non altro ha mantenuto una certa coerenza.

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