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Si rivede Mauro Icardi, si rivede l’Inter

Si rivede Mauro Icardi, si rivede l’Inter

I nerazzurri, in dieci per mezzora per l’espulsione di Felipe Melo, passano a Bologna ma per 45’ sono stati inguardabili

28 ottobre 2015
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BOLOGNA. Icardi, finalmente! Col il gol tanto atteso del suo centravanti, l’Inter -in dieci per l’espulsione di Melo- ha vinto a Bologna ed è saltata (per una notte, almeno) in vetta.

Un episodio fortunato per i nerazzurri, ma non è stata una gran partita: più nervi che gioco. Se un marziano fosse planato col suo disco volante sul Dall’Ara di Bologna, assistendo alla partita, avrebbe pensato di star vedendo chissà quale scontro per la salvezza: e invece l’Inter sta correndo per lo scudetto, almeno così andiamo pensando noi «venditori di gol».

Primo tempo orrendo, secondo tempo migliore. L’espulsione di Melo (un pò ...esagerata) sembrava aver già pregiudicato la partita dei nerazzurri, che invece hanno segnato con una bella azione corale con firma finale di Icardi.

Serata di turnover a bizzeffe. Rossi che aveva perso nel riscaldamento Oikonomou (Rossettini), aveva lasciato in panchina Destro (Mancosu) e fuori Donsah (Rizzo). Mancini aveva schierato dall’inizio Santon, Ranocchia, Juan Jesus, Melo, Brozovic e Ljajic. Inizialmente in panchina Jovetic, Telles, Medel e Guarin. Le scelte del tecnico nerazzurro non sono state felici inizialmente, considerata la mediocrità del gioco sfoggiato dall’Inter nel primo tempo. Il Bologna, pur non facendo cose eccelse è sembrato più volenteroso, determinato. Per mezz’ora nemmeno un tiro in porta, con rare proiezioni in area.

Qualche iniziativa del vivace Mancosu, uno spunto centrale di Ferrari, un errore di Mounier sotto porta, ma senza vere finalizzazioni. L’inter? Qualche traversone, ma poco o nulla di notevole. Quasi fantasmi, quelli dell’attacco nerazzurro. Bologna e Inter sono sembrate squadre con poca capacità creativa. Tanti errori, specie dei nerazzurri. Insomma, una delusione completa. Da salvare solo Ferrari e Mancosu del Bologna. Mancini si è fatto sentire nell’intervallo e l’Inter... un pò meglio. La seconda ammonizione (forse esagerata) ha portato all’espulsione di Melo, che salterà la Roma. Mancini ha protestato platealmente (ma è stato cacciato dopo, al 45’), la partita si è infiammata. L’Inter ha cercato di vincere in dieci ed è riuscita a segnare al 21’ con un ’azione che ha preso avvio da un lungo lancio di Brozovic verso sinistra. Ferrari ha ciccato la palla, pervenuta così a Ljajic che ha messo rasoterra al centro, dove Icardi, indisturbato ha toccato in rete. Si è discusso molto di estetica del gioco nerazzurro, ma qui era cominciata a mancare anche la sostanza. Ora si può credere in quest’Inter: davanti al risultato, qualsiasi parola è vana, nel calcio.

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