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«Non bisogna far infiammare quel pubblico»

«Non bisogna far infiammare quel pubblico»

Denis Marconato, due stagioni e mezza in Brianza, spiega perché sbancare il Pianella è così difficile

09 ottobre 2015
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SASSARI. Denis Marconato a Cantù ha giocato per due stagioni e mezza: dal 2010 al 2012 e nel 2014. In maglia canturina il gigante di Treviso ha incrociato più volte la sua strada della Dinamo. Oggi gioca per il team biancoblù e da avversario, nel posticipo di lunedì prossimo, sfiderà il tabù del Pianella dove il Banco non ha mai vinto. «Cosa rende particolare il palazzetto di Cantù? I tifosi sono molto attaccati alla squadra. Nei momenti di difficoltà gli spalti riescono a dare una vera e propria mano al team – spiega Marconato -. Quando si gioca lì da avversario, gli allenatori chiedono spesso ai giocatori di non fare infiammare il pubblico: due triple, una schiacciata, loro si infiammano e la squadra trae un grosso beneficio. Io l'ho visto e vissuto di persona: quando Cantù realizza un bel canestro o manda a bersaglio un contropiede il Pianella si esalta e spinge la squadra».

Denis Marconato ha vinto tutto in carriera e il palazzo canturino, come detto, l'ha vissuta nella doppia veste di primo attore sulla scena e di avversario. Come si sfata il tabù? «Sicuramente è difficile. Quel che occorre è scendere in campo con la giusta faccia tosta in modo da non pensare al pubblico che ti circonda – afferma l'ex Milano, Siena e Barcellona -. Devi giocare la tua partita e tenere testa a Cantù per tutta la gara. Serve il giusto atteggiamento, ci vogliono giocatori che se ne fregano di quel che li circonda». Intanto, alla prima uscita al PalaSerradimigni, la Dinamo ha messo in cassa i primi due punti della sua stagione da campione d'Italia in carica: «Diciamo che abbiamo rotto il ghiaccio. Avevamo tanta voglia di giocare in campionato, e tutta questa voglia probabilmente non ci ha permesso di esprimerci al meglio – dice -. Un po' di tensione, volevamo fare bene subito e alla fine abbiamo avuto qualche difficoltà. Abbiamo giocato molto bene a tratti, in altre occasioni abbiamo peccato di ingenuità». La Dinamo 2015-2016? «Una squadra che ha esperienza ma che sa correre molto bene. Si vede in allenamento che i giocatori sanno bene cosa fare, come Petway che in difesa è sempre un passo avanti. Quando corriamo e giochiamo come possiamo, non ce n'è per nessuno». Le altre? «Presto per fare pronostici – chiude Denis Marconato -. Cremona può esser una mina vagante, Venezia ha perso a Bologna e nessuno se l'aspettava. È un campionato più aperto rispetto agli ultimi anni».

Giovanni Dessole

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