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L’italia gioca il primo match point

L’italia gioca il primo match point

Domani a Baku la sfida con l’Azerbaigian che vale la qualificazione gli Europei

09 ottobre 2015
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BAKU. Da Baku a Parigi, passando per Roma. Tra la trasferta in Azerbaigian, domani, e l'ultima partita del girone martedì 13 a Roma contro la Norvegia, l'Italia di Antonio Conte ha due match ball per staccare il biglietto per Euro 2016. E per cominciare a chiudere il cerchio di un'operazione nata nell'estate 2014, dopo la debacle mondiale. All'ipotesi del terzo posto e dello spareggio a novembre, Conte non vuole neanche pensare. Basta una vittoria tra le due partite, per qualificarsi subito.

Il complicato conteggio di risultati, gol, classifiche e ranking dice anche altro: due vittorie sarebbero meglio, perchè assicurerebbero agli azzurri di essere tra le sei teste di serie al sorteggio di Parigi del 12 dicembre. Ci andrà anche Conte, per vedere quale è il suo destino. Non solo in termini di campo: il ct, come da sua abitudine, è concentratissimo ora a non sprecare il poco tempo a disposizione per preparare la partita di Baku, e difficilmente la presenza del presidente federale in Azerbaigian servirà per approfondire la questione contratto.

«Siamo pronti a proporre un rinnovo di due anni a Conte - ha ribadito appena Tavecchio - ovviamente dipenderà dalla sua volontà e dagli sviluppi dell'Europeo, che speriamo di vincere». Insomma, un approccio realistico, che non esclude di andare in Francia senza firme sul contratto ma con semplici strette di mano, da passare al vaglio dei risultati. Sempre che Conte, una volta sistemata la qualificazione e organizzata la spedizione non preferisca definire tutto prima, e senza margini.

Ma ora la testa è ad Azerbaigian e Norvegia, partite delicatissime che gli azzurri non vogliono fallire. Battere tutti e due garantirebbe alla nazionale di rimanere al sesto posto del ranking per nazionali Uefa, e di rientrare dunque nella prima fascia per i sei gironi, con Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e Portogallo (avanti di un punto). C'è il Belgio che preme, da dietro (staccato di un soffio, a 0,002), e una goleada della giovane di Wilmots con Andorra potrebbe ribaltare le gerarchie.

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