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Valentino: ho aspettato troppo ma volevo fare felice il mio pubblico

dall’inviato
Valentino: ho aspettato troppo ma volevo fare felice il mio pubblico

Il popolo in giallo vede sempre più vicina l’impresa del decimo titolo mondiale e straripa. Invade la pista e in migliaia si radunano sotto il podio. Non certo per applaudire Marc Marquez, quanto per...

14 settembre 2015
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Il popolo in giallo vede sempre più vicina l’impresa del decimo titolo mondiale e straripa. Invade la pista e in migliaia si radunano sotto il podio. Non certo per applaudire Marc Marquez, quanto per sperare di vedere il proprio idolo. E le regole vengono stravolte. Dopo la cerimonia ufficiale, Valentino Rossi sale sul podio nonostante il quinto posto e saluta la folla di appassionati. Addirittura la omaggia con un inchino.

È stata ugualmente la sua giornata: ha sbagliato, ma c’è qualcuno che ha sbagliato più di lui. E si tratta del suo diretto rivale in classifica. «Con questo pubblico – dice il campionissimo di Tavullia – avrei voluto fare di più e festeggiare con tutti loro una delle tre posizioni del podio. Ma purtroppo non è così. Non è la prima volta che mi succede. Quando ci sono gare strane come questa, un po’ così e così, non riesco mai a fare la scelta giusta. Sarei dovuto rientrare prima al box. Per fortuna, c’è stato l’errore di Lorenzo e così guadagno altri undici punti».

C’è imbarazzo nel team Yamaha. Loro avevano segnalato a Rossi l’esigenza di rientrare, ma il pesarese ha voluto fare di testa sua. Il capo-meccanico Silvano Galbusera cerca un modo elegante per dare del “pirla” al Vale nazionale: «Ci siamo basati esclusivamente su Lorenzo e sulla sua impostazione di gara – dice – finendo col perdere di vista l’obiettivo della vittoria nel Gran premio. Forse come team avremmo dovuto imporci di più su Rossi e farlo rientrare prima».

Passa da stratega Marc Marquez, alla sua prima vittoria in MotoGp a Misano Adriatico, ma a indovinare la mossa sono stati quelli della Repsol Honda. «Era difficilissimo capire quali fossero le condizioni della pista – ha spiegato –. Su questo tracciato, infatti, l’asfalto è stato fatto nuovo recentemente ed è tutto scuro. È quindi estremamente problematico stabilire se determinati tratti sono bagnati dalla pioggia oppure no. Comunque, era già qualche giro che notavo le gomme di Rossi e Lorenzo molto deteriorate e anche la mia moto cominciava a dare qualche segno di instabilità, mi si muoveva troppo. Non appena dal muretto mi è stata segnalata l’opportunità di rientrare per passare alle gomme da asciutto, l’ho fatto immediatamente, non pensando agli altri bensì a quanti secondi potevo guadagnare sul giro liberandomi delle gomme da bagnato. Se non ci fosse stata la pioggia a inizio gara? Penso proprio che avrebbe vinto Lorenzo, io avrei potuto lottare con Rossi solo per il secondo posto». (c.m.)

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