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Iscrizione, in casa Budoni ancora tutto tace

Iscrizione, in casa Budoni ancora tutto tace

BUDONI. Mancano pochi giorni alla data per iscrivere la squadra al prossimo campionato nazionale di serie D e ancora tutto tace intorno alla società gallurese. Dopo il quarto posto finale dello...

29 giugno 2015
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BUDONI. Mancano pochi giorni alla data per iscrivere la squadra al prossimo campionato nazionale di serie D e ancora tutto tace intorno alla società gallurese. Dopo il quarto posto finale dello scorso anno e la qualificazione al secondo turno dei playoff (poi persi a Olbia nel derby tutto gallurese) è calato un assordante silenzio intorno alla società del presidente Filippo Fois e i tifosi (che nell’ultima stagione sono stati ancora più numerosi rispetto al passato) iniziano a preoccuparsi. Un fatto è sicuro: che la data che va dal 6 al 10 di luglio (termine entro il quale bisogna iscrivere la squadra al campionato di serie D) si sta avvicinando e tutto fa presagire che sarà una decisione molto elaborata quella del presidente Fois che nelle ultime interviste ha continuato a evidenziare che tutte quelle persone che avevano garantito un sostegno economico dovevano passare dalle parole ai fatti. Quando si conoscerà il futuro del Budoni? Interpellato nelle scorse serate il numero 1 della dirigenza del Budoni Filippo Fois non ha voluto far capire le decisioni in merito, anche se da quanto si è capito una decisione definitiva verrà presa in questi giorni.

Se la squadra verrà iscritta al campionato si ripartirà dal vero fiore all’occhiello della Polisportiva e vale a dire il settore giovanile, vero serbatoio per la prima squadra che ha portato alle casse galluresi ben 40.000 euro per la categoria giovani D, valore nelle ultime due stagioni. Senza dimenticare che dal settore giovanile è uscito il ventiduenne Antonio Mesina (ancora di proprietà del Budoni), il quale dopo due stagioni e cinquanta gol in Eccellenza con Samassi e Castiadas, sarebbe pronto a firmare un nuovo contratto che lo legherebbe al Cagliari o al Modena. Se l’affare dovesse andare in porto sarebbe il giusto premio per un ragazzo che è cresciuto a vista d’occhio, capace a sedici anni di battere un calcio di rigore che fu decisivo per la vittoria di quella gara (contro un Gaeta che stava puntando al salto di categoria) e di quella salvezza per il Budoni che fu veramente miracolosa. Dopo aver definito se iscrivere o meno la squadra, allora si potrà pensare ad allestire una formazione che possa conquistare la salvezza per l’ottavo anno consecutivo.

Paolo Muggianu

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