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«La Croazia è un test decisivo»

Il ct azzurro Antonio Conte fa il punto: «Profumo di Europeo? Prima di tutto dobbiamo qualificarci»

09 giugno 2015
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FIRENZE. «Se sento profumo di Europeo? Dobbiamo ancora conquistarlo e dobbiamo essere bravi a centrare questo obiettivo. Venerdì prossimo contro la Croazia ci attende un impegno probante, contro una squadra che è forte e che lo ha già dimostrato a San Siro, in cui ci mise in difficoltà». Antonio Conte tiene i piedi ben saldi per terra a pochi giorni dalla gara di Spalato, crocevia fondamentale per il cammino azzurro verso Euro2016. «Stiamo lavorando per fare una grande partita in una sfida che ha degli enigmi visto che non si sa come si arriva a fine stagione – avverte il ct –. Bene comunque che affronteremo una squadra forte, questo ci terrà con le antenne ben dritte».

Fra stage e ritiro, Conte ha avuto modo di lavorare parecchio con gli azzurri in queste ultime settimane. «Indipendentemente dalla partita contro la Croazia sto portando avanti un percorso tattico che avevo in mente. Ho avuto la possibilità di lavorare tre giorni la settimana scorsa con lo stage, tre giorni molto belli, molto intensi con grandissima voglia di tutti i ragazzi convocati. Questo mi ha fatto molto piacere. Abbiamo una base con il 3-5-2, soprattutto quando gli juventini sono a disposizione ma stiamo lavorando anche su altri sistemi che possono esserci utili per il futuro».

Proprio alcuni giocatori bianconeri non sono al top della condizione fisica dopo la finale di Champions di Berlino visto che Barzagli è già tornato a casa mentre Pirlo potrebbe essere alle sue ultime gare in azzurro. «Mi auguro che Pirlo abbia voglia di continuare – commenta il ct –. A me non ha comunicato niente ma conoscendolo ha talmente tanta voglia, tanto entusiasmo e tanta passione, come quella di un ragazzino, che non credo che possa pensare di lasciare la Nazionale e comunque di andare via dall’Italia».

«È un mio parere – precisa Conte – ed è giusto che ci rifletta. In Nazionale Pirlo è un calciatore che per esperienza, carisma e qualità terrò sempre in considerazione». A proposito di Juve, «ha fatto una grandissima stagione, è inevitabile poi che quando arrivi a queste finali piccole cose possano spostare gli equilibri, come ad esempio dopo l’1-1 – l’analisi di Conte sulla stagione bianconera e l’epilogo di Berlino – Penso che la Juventus abbia dimostrato di stare bene, di poter competere e di essere tornata grande. Va dato merito ai calciatori, ad Allegri, alla dirigenza e alla proprietà di questo percorso».

Deciso a rispettare l'accordo con la Figc, eppure amareggiato dall'inchiesta sul calcioscommesse che continua a chiamarlo in causa. «Ultimamente vengo accostato a diversi club ma non mi ha mai sfiorato l'idea di abbandonare la Federazione. Il calcioscommesse è una vicenda molto molto dolorosa che va avanti da 4 anni. All'inizio di questo 'incubò ho subito anche una perquisizione a casa e come si parla di questa vicenda esce in tv la mia faccia. Spero si possa quanto prima chiarire tutto, attendo con fiducia».

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