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Milano mostra i muscoli Il Banco non riesce a fare il bis

di Roberto Sanna
Milano mostra i muscoli Il Banco non riesce a fare il bis

L’Armani domina gara2 e pareggia la serie, domani si torna in campo al PalaSerradimigni Biancoblù travolti a rimbalzo (34-51) e costretti a inseguire dopo un primo quarto da incubo

01 giugno 2015
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INVIATO A MILANO. Uno a uno, può starci. Milano mostra i muscoli in gara2 e la Dinamo non va nemmeno vicina a fare il bis, torna comunque a Sassari sul pareggio e ora dovrà giocarsi molto della serie su quello che storicamente è il suo punto debole, ovvero la capacità di fare risultato contro l'Armani al PalaSerradimigni. La campagna del Forum è andato alla grande, una vittoria che ha subito messo in discussione una sfida che alla vigilia era considerata chiusa in partenza, fare il bis era comunque molto difficile. E ieri la Dinamo non è andata nemmeno vicino. Domani in gara3 e giovedì in gara4 la serie prenderà un indirizzo preciso. Il banco ha ribadito che sa come si batte l’Armani e i milanesi hanno risposto che se giocano come sanno possono diventare fuori portata.

Le scelte. Stavolta il coach milanese Banchi per vincere ha fatto scelte decise, affidandosi alla vecchia guardia a costo anche di mettere in panchina Brooks e Kleiza (13' in due). Ma Gentile (25 punti), Moss (18 punti, 6 rimbalzi e una guardia spietata su Logan) e Hackett (13 più 7 rimbalzi e 7 assist) hanno fatto la differenza insieme all'arma non convenzionale Samuels (14 punti e 12 rimbalzi, 5 in attacco, più 5 falli subiti). Proprio con loro Milano ha aggredito la partita e fatto quello che voleva fare, cioè piazzare subito un break e poi gestirlo anche a costo di attraversare qualche patema in alcuni momenti. La Dinamo non ha mai trovato canestri facili ed è andata in down con alcuni dei suoi uomini chiave, prima di tutto David Logan che ha chiuso senza nemmeno un canestro. Poi è stata soverchiata a rimbalzo (34-51) e in più ha clamorosamente fallito quelle poche occasioni che ha avuto per tornare a contatto.

I rimpianti. Pochi in partite come queste. Sicuramente un atteggiamento troppo morbido in avvio, con un primo quarto che Milano ha dominato 27-11 e nel quale la Dinamo ha segnato solo due tiri (su 14) dal campo. Nel secondo quarto i biancoblù hanno dimezzato lo svantaggio (35-42 all'intervallo) e in campo il monologo si è trasformato in una partita, ancora aperta. Nel terzo quarto, con gli arbitri che hanno fischiato molto a casaccio (, la Dinamo è rientrata per tre volte a -6 (38-44, 40-46, 44-50) senza però riuscire ad avvicinarsi ulteriormente nonostante Sanders (appoggio moscio al tabellone in contropiede) e Sosa abbiano scoccato il tiro in due attacchi consecutivi. Milano ha respirato ed è ripartita nell'ultimo quarto, senza concedere altre occasioni. L'Armani indubbiamente è stata superiore e quando gioca in un certo modo è difficile da fermare, la Dinamo va via sapendo comunque che avrebbe potuto fare qualcosa di più.

L'inseguimento. Un solo vantaggio per il Banco, 6-5 nei minuti iniziali. Poi ha visto solo la targa dell'Armani, che ha fondato il suo dominio soprattutto sulla difesa e il dominio dell'area colorata. Lawal (3 punti) e Kadji (11, tutti nella seconda parte) non sono riusciti a contenere Samuels ed Elegar, in attacco solo Sosa (18 punti e 8 falli subiti) ha avuto la continuità. Si riparte dal PalaSerradimigni e dall'1-1, gara3 sarà sicuramente molto calda.

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