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C’è Zola in pole position poi Delio Rossi e Zenga

C’è Zola in pole position poi Delio Rossi e Zenga

La società sta riflettendo a fondo, non può permettersi di sbagliare la scelta Il presidente Giulini ha già contattato l’asso di Oliena ma ancora non ha deciso

24 dicembre 2014
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CAGLIARI. L’altalena in casa Cagliari oscilla senza pause. Infrantasi la favola Zeman, Giulini è alle prese con una successione né facile, né comoda.

Il barometro mette in evidenza Gianfranco Zola. A seguire, Delio Rossi, Walter Zenga e Francesco Guidolin. Un quartetto con esperienze variegate da mettere alla prova in corso d’opera e con l’acqua alla gola. Paiono tramontate le candidature di Edy Reja e Davide Ballardini. Giulini sta soppesando pro e contro. E il fatto che Zola guidi i papabili con ampio margine, non rende meno frenetiche queste ore.

Il presidente è in costante contatto telefonico con il ds Marroccu. Il vice Filucchi tiene le fila e mantiene solido un concetto a cui la proprietà del Cagliari tiene molto: l’esonero del tecnico di Praga non è stato e non poteva essere indolore. La cifra del club si evince anche da questi aspetti. Un filo che conduce anche al trattare il sostituto con cautela e rispetto. Dunque, niente scelte affrettate. Ma riflessioni ponderate, cura dei dettagli e delle prospettive di lavoro. Ecco, proprio il ragionare sull’immediato futuro suscita diversi interrogativi. Meglio un allenatore pontiere che traghetti, costi quel che costi, la squadra in A? O è preferibile, sapendo che mantenere la categoria è l’unico e vero scudetto della nuova gestione, investire su una figura che incarni un progetto confacente alle aspettative e alle potenzialità del Cagliari?

Se così fosse, il campione di Oliena è la scelta giusta al momento giusto. E sbaglia chi pensa che le sue esperienze inglesi - salvezza col West Ham in Premier e addio da signore con il Watford in Championship - siano le uniche in carriera. Zola ha guidato con Casiraghi l’Under 21, olimpiadi di Pechino incluse. A dirla tutta, era un allenatore anche quando giocava. Peraltro, Zola ha lasciato il Cagliari con una doppietta alla Juve, dopo aver guidato da capitano la risalita in A. Conosce l’ambiente, la macchina societaria e i ritmi del capoluogo. Non ultimo ha giocato con vari rossoblù, capitan Conti in testa. E se si pensa al rispetto e alla reputazione di cui gode e ha sempre goduto, in campo e fuori, si chiude il cerchio: il secondo tempo del film aperto da Zeman può chiuderlo l’ex numero 10.

Ora la palla è nel campo del patron. Giulini avrebbe già avuto un colloquio con Zola e con il suo amico-legale, Fulvio Marrucco. Ma è difficile arrivare all’ufficialità in tempi brevi. Anche perché si ragiona su acquisti, cessioni, progetto e prospettive, ingaggio. Con sulla testa le gare infuocate con Palermo, Cesena, Udinese e Sassuolo in calendario nei prossimi 25 giorni.

Mario Frongia

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