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Il Cagliari aspetta la risposta di Zenga

di Roberto Muretto
Il Cagliari aspetta la risposta di Zenga

La società rossoblù si guarda intorno in attesa di ufficializzare l’esonero di Zeman. L’avventura del boemo è al capolinea

23 dicembre 2014
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CAGLIARI. Un alone di mistero continua ad avvolgere il destino di Zdenek Zeman. L’addio al boemo viene dato per certo ma la società tace. Non c’è nessuna comunicazione ufficiale e le uniche parole che trapelano sono: «Non abbiamo fretta». Telefoni che squillano a vuoto, presidente e vice a Milano, direttore sportivo che si limita ad augurare buone feste. Ma è fuori discussione che se il mister avesse ancora la fiducia del club, basterebbe un comunicato di due righe per mettere a tacere tutte le voci. Non viene fatto perchè evidentemente è stato deciso di cambiare il timoniere. Forse con Zeman si sta ancora discutendo sul piano economico per evitare un bagno di sangue da ambo le parti. Se poi sarà esonero o un addio consensuale, la sostanza non cambia. La certezza è che il 28 dicembre, alla ripresa degli allenamenti, la stanza del mister avrà un nuovo inquilino.

Sostituti. Girano tanti nomi. I più gettonati sono quelli di Walter Zenga e Gianfranco Zola. Col primo ci sarebbe stato un primo contatto che oggi verrà approfondito. Si dice, ma su questo non ci sono conferme, che Zenga chieda un contratto fino al 30 giugno 2016, mentre Giulini gli avrebbe proposto un accordo fino al termine di questa stagione, con rinnovo automatico se raggiungerà la salvezza. Anche quello di Gianfranco Zola resta un nome suggestivo. Ancora di più nella sua terra. Gli altri candidati, in questo momento un po’ più defilati, sono Delio Rossi e Reja. Per quest’ultimo sarebbe un ritorno in Sardegna. Bisogna capire se il Cagliari deciderà di affidarsi a un tecnico esperto (allora Rossi o Reja sono i favoriti), oppure puntare su un nuovo progetto. Il momento è delicato e forse se il presidente Tommaso Giulini sta prendendo tempo, è semplicemente perchè sa che questa volta non può sbagliare.

La squadra. Dallo spogliatoio nemmeno una parola. Ma non sembra proprio che il rapporto tra i giocatori e il boemo si fosse incrinato. Anzi, dalle ultime dichiarazioni, è emerso che il gruppo credeva nel lavoro del mister, anche se non è riuscito a mettere in pratica (se non in parte) la filosofia calcistica di Zeman. E’ certo che nelle’ultimo mese la squadra ha avuto un calo. Ha perso il filo conduttore del gioco ma, cosa più allarmante, ha dato segnali negativi sotto il profilo fisico. La prestazione col Parma è stato solo un esempio. La squadra non è riuscita a giocare con la determinazione che avrebbe dovuto avere chi ha l’acqua alla gola. E’ mancato il cambio di passo, la determinazione di prendere l’avversario per la gola e metterlo al tappeto. Indicazioni che hanno fatto riflettere la società e fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte dell’esonero.

Il calendario. Alla ripresa del campionato, il Cagliari è atteso dalla trasferta di Palermo, avversario che sta facendo benissimo. Poi ospiterà il Cesena al Sant’Elia in uno scontro diretto da... guai ai vinti. I rossoblù chiuderanno il girone di andata a Udine, a casa di Antonio Di Natale. Non saranno passeggiate ma non si potranno commettere errori per non rendere ancora più complicata la situazione.

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