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Il miracolo non riesce ma è festa comunque

di Roberto Sanna
Il miracolo non riesce ma è festa comunque

Il Real deve stringere i denti fino all’ultimo quarto di gara

13 dicembre 2014
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SASSARI. La benzina è finita nell’ultimo quarto, dopo 30’ nei quali la Dinamo è rimasta avvinghiata alla partita con ogni mezzo. I biancoblù erano risaliti da due break pesantissimi (-12 e -16) incassati nel primo e nel terzo quarto, hanno aperto l’ultimo quarto tirando la tripla del pareggio. Brian Sacchetti l’ha vista respingere dal ferro e la partita è finita in quell’azione, il Banco si è messo a camminare e il Real Madrid ha continuato a correre. I 25 punti di scarto si spiegano così, sono troppi ma dal Real Madrid non potevamo aspettarci sconti o regali.

Le assenze. Rodriguez da una parte, Sanders e all’ultimo momento Brooks dall’altra. Senza due americani, Meo Sacchetti ha dovuto spremere il massimo dai superstiti e dalla panchina, arrivando a schierare in alcune situazioni quintetti ai limiti dell’improponibile. In più, Dyson e Todic hanno ancora “bucato” la serata e Logan ha passato il match a litigare col canestro (6/16). Alla fine le cose migliori si sono viste quando in campo c’erano Brian Sacchetti, Jack Devecchi, Edgar Sosa, Shane Lawal e anche Massimo Chessa, gente che può anche sbagliare ma almeno prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Purtroppo la classe operaia può andare in paradiso ma raramente riesce a battere il Real Madrid.

Partita strana. All’andata era stato il festival degli attacchi (115-94), stavolta la palla non entrava mai e non sempre è stato merito delle difese. Il terzo quarto è finito 51-54, tanto per dire, con percentuali davvero poco esaltanti. Il Banco è stato bravo a sporcare la partita nei momenti nei quali è andato giù, risalendo da situazioni critiche e patendo a rimbalzo come poche volte. Meo Sacchetti ha cominciato con Todic e Devecchi in quintetto, ma non appena Lawal ha commesso il secondo fallo la situazione si è fatta grigia perché il nigeriano, con tutti i suoi limiti tecnici, porta alla squadra un’energia insostituibile e sotto canestro è comunque una presenza. Dyson è uscito subito dal match, incaponendosi in assurde avventure sotto canestro, Todic ha chiuso con un plus/minus di -35 che la dice tutto sul momento che sta attraversando.

Inizio shock. Il Banco ha impiegato 6’30’’ a segnare il primo canestro, per sua fortuna il Real non aveva fatto molto meglio. Sullo 0-12 l’ingresso di Sosa ha sbloccato l’attacco biancoblù, che si è prodotto in un rush impressionante col quale ha sorpreso il Real: break di 15-0 e chiusura di quarto 18-14 con una tripla di Logan. Il secondo quarto si è aperto col secondo fallo di Lawal e due erroracci di Dyson sotto canestro, il Real ancora ha avuto un parziale importante ribaltando la partita: 18-23. Due palle rubate di Chessa e Dyson hanno rilanciato il Banco (25-23), poi Rivers ha spaccato la partita praticamente da solo mentre la Dinamo si intestardiva nel tiro a segno.

La resistenza. All’intervallo partita comunque ancora aperta (33-41), l’inizio del terzo quarto è ancora madrileno e il Banco a 4’30’’ dalla sirena si ritrova indietro 35-51. Meo Sacchetti, furioso, spende due time-out uno dietro l’altro, toglie Dyson, rimette Lawal e Brian, prova la zona. E il Banco, incredibilmente, risale fino al 51-54. Tutto da giocare, insomma, col Banco che ha la prima palla dell’ultimo quarto. La sbaglia e finisce lì, l’ultimo quarto è da record negativo, due soli canestri dal campo mentre le maglie nere sbucano dappertutto.

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