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La Dinamo a Capo d’Orlando alla ricerca del sorriso perduto

di Andrea Sini
La Dinamo a Capo d’Orlando alla ricerca del sorriso perduto

Alle ore 20 si gioca il posticipo sul parquet della neopromossa siciliana, i sassaresi vogliono lasciarsi alle spalle la brutta sconfitta di Istanbul in Eurolega

01 dicembre 2014
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CAPO D’ORLANDO. Una granita fresca per provare a smaltire definitivamente il boccone amaro di Istanbul. C’è bisogno di qualcosa di dolce, in casa Dinamo, dopo la netta sconfitta di venerdì sera in casa dell’Efes Istanbul. Il menù del campionato di serie A oggi prevede per i sassaresi un posticipo decisamente scivoloso in casa dell’Upea Capo d’Orlando. La formazione siciliana, neopromossa, naviga in acque non proprio tranquille, con due sole vittorie in 7 partite (solo Caserta ha fatto peggio) e ha assoluto bisogno di punti per evitare di restare impantanata nelle zone basse della classifica.

La classica sfida che coach Sacchetti teme da morire. Perché al di là dei motivi affettivi e ambientali (6 anni fa fu artefice di un piccolo miracolo alla guida dell’Orlandina), c’è il serio rischio che la sua squadra resti preda dei pericolosi cali mentali che sin qui ne hanno pesantemente condizionato il rendimento.

Certo il livello non è quello dell’Eurolega, anzi: i sassaresi sono e restano una delle formazioni migliori della serie A, mentre i siciliani di coach Giulio Griccioli sono penultimi pur avendo sinora incontrato soltanto squadre della parte destra della classifica, esclusa Cremona (che è stata peraltro battuta). Obbligatorio vincere, in ogni caso, anche perché dopo questo match sulla carta più abbordabile, la curva delle difficoltà del calendario si impennerà nuovamente con tre sfide interne da bridivi: giovedì a Sassari arriva l’Unics Kazan, domenica la super sfida di campionato contro l’Ea7 Armani Milano e a seguire un’altro match dal grande fascino, contro il Real Madrid.

Nella bolgia del PalaFantozzi, una tensostruttura con tribune in ferro che può ospitare circa 3500 spettatori, la Dinamo andrà alla ricerca del sorriso perduto e anche della famosa continuità di rendimento che sinora è stata il vero tallone d’achille dei sassaresi. Sacchetti chiede a gran voce ai suoi di mettere in campo l’intensità che serve per esprimere il gioco migliore, fatto di grande difesa e fulminee ripartenze che possano innescare le giocate degli uomini più atletici, a partire da Shane Lawal.

Ieri pomeriggio i biancoblù si sono allenati con grande intensità sul parquet di Capo d’Orlando. La Dinamo ha lavorato a pieno ritmo e al completo, se si eccettua Brian Sacchetti, ancora alle prese con un problema al pollice della mano destra, e che dopo avere saltato la partita di Istanbul starà con tutta probabilità fuori anche stasera. Buone sensazioni anche a livello di morale, con la squadra apparentemente serena e carica in vista di questa sfida.

La formazione di casa si presenta per la prima volta davanti ai propri tifosi con il nuovo acquisto, Sek Henry, arrivato dall’Enel Brindisi in sostituzione di Flynn, e che ha esordito contro Pesaro con una prestazione comunque non indimenticabile (31 minuti, 5 punti e nessun assist).

A livello statistico di squadra, l’Upea non rientra in nessuna top 5 della serie A, ha il peggiore attacco del campionato (appena 69 punti a partita, contro gli 84,6 della Dinamo) ma anche la migliore difesa (72 subiti per gara). A livello individuale, occhio alla guardia Austin Freeman, che segna 19,3 punti a partita e Dario Hunt, un centro possente e forte atleticamente che tira giù 8,9 rimbalzi di media. «Mi piacerebbe fare uno sgambetto al mio amico Meo Sacchetti – ha detto coach Griccioli in sede di presentazione –. Siamo allenati bene in settimana e siamo pronti a batterci con ogni mezzo a nostra disposizione». Ecco, questo è il clima che attende la Dinamo nella città delle granite.

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