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Dall’isola all’azzurro i «Quattro mori» presenti a tutti i livelli

Dall’isola all’azzurro i «Quattro mori» presenti a tutti i livelli

Rossettini non è l’unico giocatore del Cagliari in nazionale Quattro rossoblù nell’Under 21, poi i baby Barella e Manca

20 novembre 2014
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CAGLIARI. I quattro mori rossoblù? Mai così in alto. Neanche nel periodo dello scudetto, quando per i Mondiali del ’70 vestirono l’azzurro Riva, Niccolai, Domenghini, Cera, Albertosi e Gori. Quarantaquattro anni fa. Adesso, all’ultima chiamata dalle nazionali, hanno lasciato Asseminello in otto. Dall’under 16 Manca al neo convocato Rossettini. Con Cragno, Murru, Crisetig e Longo in pianta stabile nell’Under 21 di Gigi Di Biagio.

Il Cagliari di Zeman coglie sul campo i galloni di serbatoio privilegiato di Casa Italia. Quella di oggi e di domani: Barella che gioca, e bene, 90’ nell’Under 18 che batte la Croazia, è la prima solida risposta al tema giovani rilanciato da Antonio Conte. Nicola Manca, classe ’98, Allievi nazionali, al torneo dei Tre gironi chiamato dal c.t. Tedino, è la ciliegina sulla torta. Insomma, Zemanlandia rafforza un progetto che crede sul vivaio. E conferma le scelte di Gianfranco Matteoli. E non tutto. Ekdal è reduce da due gare con la Svezia. Il selezionatore Hemren lo ritiene basilare in mediana e assistmen per sua maestà Ibra. Migliore mezzala svedese 2014, è alla sua stagione top al Cagliari. Con la tripletta all’Inter che l’ha imposto alla ribalta europea.

Da Ekdal a Ibarbo: la punta non è stato chiamato, causa infortunio, dal c.t Pekermann all’ultima uscita della Colombia. Ma dopo i mondiali in Brasile, Victor è un pezzo di futuro pregiato per il pallone colombiano. Infine, è da applausi la silenziosa e meritata chiamata di Rossettini. Il centrale, scrollatosi di dosso la nomea di “ottimo compagno di Astori”, ha gustato il clima azzurro. Lo rivedremo da quelle parti. Così come si tratta solo di aspettare il momento giusto e scacciare gli infortuni, per ritrovare Marco Sau con Chiellini e soci. Conte ha fatto seguire il tonarese dai suoi. La chiamata per il doppio impegno con Croazia e Albania era cosa fatta. Poi, con il Genoa la distrazione muscolare all’adduttore e lo stop di altri 15 giorni.

In breve, un bel gruppo che porta in giro il marchio Sardegna. E anche su questo, viste le frenate regionali sul brand, ci sarebbe da riflettere. Nella lista è super presente un altro sardo doc: Salvatore Sirigu. Siniscolese di La Caletta, ha ormai l’azzurro incollato alla pelle. Segnali di una terra che qualche volta funziona.

Mario Frongia

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