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La Torres lotta ma il Brescia non perdona

La Torres lotta ma il Brescia non perdona

Serie A femminile, a Tergu le rossoblù del nuovo mister Mario Pompili cedono di misura alle campionesse d’Italia

16 novembre 2014
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SASSARI. Torres intensa ma sconfitta. Il Brescia indossa i panni da corsaro e strappa i tre punti alle sassaresi che cedono per 3-2 alle campionesse d’Italia lottando però sino all’ultimo minuto. È lo stadio comunale di Tergu ad ospitare la sfida fra Torres e Brescia, partita che lo scorso anno decise sul filo di lana il campionato di serie A di calcio femminile. La notizia del giorno è l’ufficializzazione della conferma di Mario Pompili sulla panchina torresina: sarà lui con l’ex rossoblu Luisa Marchio nel ruolo di vice, a guidare la squadra in questo 2014-’15. Assenti Bartoli, Serrano e Marujo, piove sul sintetico anglonese. Al 14’ passa il Brescia: corner da destra, D’Adda si inserisce bene e insacca per l’1-0. La Torres prova subito a reagire e pressa, Tona va giù in area, ma per l’arbitro è tutto regolare. La Torres costruisce pur senza riuscire a finalizzare. Domenichetti spinge forte a destra, come lei Cernoia che al 39’ pesca il jolly su punizione e batte Fazio con una rasoiata a giro sul primo palo: 2-0. Il match si mette in salita, il Brescia va subito a caccia del colpo da ko ma è Emanuela Giugliano, al 44’, a regalare alla platea il colpo da maestro che accorcia le distanze: bella conclusione da fuori area e 1-2. Dopo l’intervallo la Torres è più determinata. Angolo di Galli, Marchitelli respinge e Marchese non trova il pallone. Al 54’ è ancora Cernoia a cercare la via della rete su punizione, ma è D’Adda a calare il tris e realizzare la sua doppietta per il 3-1. Maglia in campo, al 60’ Fazio devia sulla traversa una punizione di Girelli, Flaviano impegna Marchitelli dalla lunga ma è Domenichetti con un altro gol capolavoro al 63’ a riportare sotto la Torres: 3-2. Tarenzi sbaglia a due passi dalla porta rossoblu, Torres arrembante, Giugliano prima si coordina bene ma il tiro è centrale.

Giovanni Dessole

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