La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Torres

Per la Torres c’è una Coppa di troppo

di Antonio Ledà
Per la Torres c’è una Coppa di troppo

Serie C, domani in campo a Pisa. Il presidente Capitani (che ancora non rientra a Sassari): «Prima viene il campionato»

28 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





BASSANO. L’appetito vien mangiando e così il punticino messo il dispensa domenica a Bassano sta stuzzicando le ambizioni della Torres.

I sassaresi non sono rientrati in Sardegna e già ieri hanno ripreso gli allenamenti ad Arona in vista dell’impegno in Coppa Italia a Pisa, in programma domani pomeriggio. Il tecnico dei sassaresi, Costantino, non ha sciolto i dubbi su quale squadra manderà in campo, combattuto tra la voglia di provare a vincere una partita per nulla facile e la necessità di risparmiare energie considerato che i rossoblù torneranno a giocare, sabato, in casa del Pavia.

Si tratta di due sfide delicate anche se, come ha ribadito ieri Domenico Capitani, «il nostro obiettivo primario è il campionato». Il presidente della società rossoblù ha provato a chiedere alla Lega di anticipare la partita di coppa ma si è dovuto arrendere di fronte alle esigenze di chi ha pagato per i diritti tv della Serie C.

«La Torres sarà costretta a scendere in campo tre volte in una settimana _ ha detto Domenico Capitani _ e contro tre squadre fortissime. Bassano e Pavia puntano a vincere il campionato e il Pisa ha una tradizione di altissimo livello. Noi proveremo a fare la nostra parte anche se capisco le preoccupazioni di Costantino».

Tradotto, significa che l’allenatore rossoblù domani rinuncerà a qualche titolare per fare spazio a chi ha giocato di meno.

Il presidente dopo la bella prova sul campo della prima della classe ha voluto ringraziare i ragazzi. «Sono contento per come si stanno comportando. A Bassano ho visto una Torres che si è battuta con grande coraggio. E’ lo spirito giusto per continuare far bene in un campionato che potrebbe riservarci altre belle soddisfazioni».

La Torres naviga nelle parti medio alte della classifica. Cambia l’obiettivo?

«Abbiamo sempre detto che puntiamo a salvarci. Spero che la squadra raggiunga il traguardo il più presto possibile. Poi vedremo».

La difesa è la meno battuta del campionato, ma l’attacco?

«La difesa non si discute. L’attacco ha qualche problema ma non credo che sia una questione di uomini. Avevamo costruito una squadra pensando di poter sfruttare i traversoni degli esterni, però abbiamo perso Bigazzi e c’è Baraye ancora in ritardi di preparazione. E’ chiaro che questo ci crea qualche problema».

Quindi non cercherete altri bomber nel mercato di riparazione?

«I nostri rinforzi si chiamano Biagazzi, Baraye e Bottone. Quando saranno tutti al massimo vedrete un’altra Torres».

Lei parla di salvezza, ma pensa ad altro.

«Io voglio salvare la categoria. Quello che verrà in più è tutto guadagnato. Però sono realista e riconosco che ci sono squadre più forti della nostra. Il Bassano mi ha fatto un’ottima impressione».

Ha superato la delusione per i due punti buttati via contro il Mantova?

«Credo che il pareggio del Mantova a tempo scaduto di due domeniche fa sia stata la molla che ci ha fatto giocare così decisi a Bassano. Alle volte le sberle servono».

Presidente quando la rivedremo in tribuna al Vanni Sanna?

«Non lo so. Per il momento continuerò a seguire la squadra in trasferta, ma non è un problema né voglio che lo diventi. In Sardegna è tutto più complicato del previsto, mi avevano avvertito ma adesso lo sto toccando con mano».

Sta dicendo che si è già stancato?

«Assolutamente no. Ho preso un impegno e lo porto a termine. Lo faccio perché sono uno testardo ma lo faccio soprattutto per la Torres».

In Primo Piano
L’incidente

Alghero, autobus abbatte un palo dell’illuminazione sul lungomare: 4 feriti

di Nicola Nieddu
Le nostre iniziative