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«Miracolo Torres? E’ solo l’inizio»

«Miracolo Torres? E’ solo l’inizio»

Il vicepresidente Salaris analizza il buon avvio di stagione dei rossoblù e chiede ai tifosi di stare vicini alla squadra

01 ottobre 2014
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SASSARI.. Una vittoria pesante quella di domenica. Tre punti che proiettano la Torres nelle parti altissime della classifica e che danno gambe a sogni fino a ieri neanche immaginabili. Si puo parlare di promozione? Filippo Salaris, vicepresidente della società rossoblù, evita il termine ma ricorda che nemmeno la Torres di Rinaldo Carta, che arrivò a disputare i playoff per la serie B, aveva tanti punti quanto quella di quest’anno dopo sei giornate di campionato.

Si può sognare?

«Diciamo che abbiamo fatto una bella squadra e che siamo soddisfatti per come stanno andando le cose. Abbiamo una buona classifica e sabato, nell’anticipo col Novara, possiamo ancora migliorarla».

Siete ancora attivi sul mercato?

«La rosa è molto ampia e credo che il mercato sia chiuso, Però il presidente si è speso molto per costruire una squadra competitiva e non posso escludere nulla».

Troppi galli in un pollaio. Non c’è il rischio che si diano fastidio?

«Credo proprio di no. Anzi, Nel mondo del calcio la concorrenza fa solo bene. Il fatto che per ruolo ci siano almeno due giocatori pronti ad entrare in campo fa sì che siano sempre al massimo. E la conferma l’abbiamo avuta domenica: Lisai, che a Salò era rimasto in panchina, col Pordenone ha giocato una grande gara. Adesso toccherà agli altri cercare di rubargli il posto».

Chi è il giocatore rivelazione ?

«Su questo non ho dubbi: Maiorino. Il ragazzo sta segnando con continuità e sta giocando partite di altissimo livello. Però a me piacciono molto anche Marchetti, Giuffrida e il capitanoVincenzo Migliaccio».

E la nota negativa?

«Non faccio nomi, ma mi sembra che manchi qualcosa in attacco. Balistrieri è troppo solo e paga le assenze di compagni di reparto come Rubino e Bigazzi. Credo che quando la squadra sarà al completo anche l’attacco funzionerà meglio».

Dove potrà arrivare la Torres?

E’ difficile fare pronostici. Diciamo che abbiamo una squadra che non dovrebbe avere difficoltà a salvarsi. Il resto è tutto guadagnato».

Perchè il presidente è così “lunatico”?

«Perchè lui è fatto così. Nelle cose che fa ci mette il cuore e questa squadra è tutta farina del suo sacco. Probabilmente si aspettava maggiori attenzioni da parte della città e non lo manda a dire».

Effettivamente le tribune del Vanni Sanna non sono strapiene...

«Domenica ci aspettavamo altri numeri, però Sassari è così. Sono convinto che sabato, col Novara, lo stadio offrirà un altro spettacolo».

Torniamo alla squadra. Quanto vi è costata?

«L’unica cosa che posso dire che abbiamo abbondantemente sforato il budget che avevo fissato a inizio stagione. Tutti soldi che ha tirato fuori Capitani. Ecco perchè dico che la città dovrebbe essergli riconoscente. Ed ecco perchè alle volte non riesce a stare zitto».

Ogni tanto minaccia di andarsene. Lei ci crede?

«Io mi auguro di no perchè il presidente è uno dei pochi imprenditori in campo nazionale che ancora investe nel calcio. Detto questo credo che Domenico si sia davvero innamorato di questa terra e che ci rimarrà a lungo».

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