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Magliona: miglior «nemico» non c’era

Magliona: miglior «nemico» non c’era

Il rivale di sempre gli rende onore: «Era un grande, in tempi duri»

23 luglio 2014
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ALGHERO. Sul sagrato della Mercede c'era anche Uccio Magliona, il pilota sassarese avversario di sempre di Sergio Farris, subentrato come duellante privilegiato dopo l'uscita di scena di Antonello Palmas, altro osso duro (questa volta cagliaritano) con il quale il pilota algherese aveva combattuto i più entusiasmanti duelli nel gruppo 4 classe 1600.

La fiera rivalità tra Uccio Magliona e Sergio Farris con il passare del tempo e delle salite aveva conosciuto vette che sfioravano l'inimicizia, considerato il carattere di entrambi, sanguigni e combattivi.

“Sergio era una persona particolare – dice Uccio Magliona con gli occhi lucidi, evidentemente commosso e dispiaciuto, un altro vestito con la pelle dell'orso ma con il cuore dell'agnello –: un carattere forte con il quale non era difficile avere motivo di scontro”.

Uccio Magliona indugia nei ricordi. Tanti, tantissimi, sui tracciati di gara, piacevoli spesso, qualche volta meno. E per citare uno degli aspetti dell'umore spigoloso del suo avversario, (non gli faceva difetto la permalosità, ndc.) ricorda che in occasione dell’inaugurazione del suo autodromo a Mores, Sergio Farris si era offeso perchè non era stato invitato.

«Ma come facevo a invitare uno che ogni domenica stava con me, in pista, a pranzo, con il quale discutevamo ogni possibile miglioria della pista, dei box? Uno di casa non si invita”, spiega adesso Uccio Magliona.

Una parte della rivalità tra Farris e Magliona si è trasferita nel corso degli anni attraverso i figli, Omar Magliona e Sergio Farris Junior, entrambi tra i migliori protagonisti dell'automobilismo in Sardegna di oggi con affermazioni prestigiose anche in campo nazionale, a suon di titoli tricolori nella specialità della velocità mondtagna.

«Sergio è stato indubbiamente uno tra coloro che più di altri ha dato impulso al nostro sport, – conclude Uccio Magliona – e lo ha fatto quando non era affatto facile, quando si utilizzava ancora il fil di ferro per sistemare quella parte della carrozzeria che era instabile».(g.o.)

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