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Rossoblù all'assalto di Marassi

di Roberto Muretto
Rossoblù all'assalto di Marassi

Questo pomeriggio il Cagliari cerca contro il Genoa il primo successo esterno

19 aprile 2014
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CAGLIARI. Il Genoa aspetta il Cagliari con il fucile puntato. E non tanto perchè i liguri hanno bisogno di punti, ma per quanto successo nella gara di andata. L'espulsione di Manfredini dopo un battibecco con Daniele Conti non è stata metabolizzata e per tutta la settimana la stampa locale ha focalizzato l'attenzione su questo episodio. E' un segnale chiaro che la squadra di Pulga ha recepito, tanto che ha deciso di indossare la corazza. Sarà un pomeriggio pre-pasquale caldo sul piano agonistico. Il Grifone ha vinto una sola delle ultime sette partite e la rocambolesca sconfitta col Torino fa ancora male. C'è voglia di riscatto. Di fronte ci sarà un avversario che vuole archiviare prima possibile il discorso salvezza. Fare punti a “Marassi” vorrebbe dire oltre che godersi i due giorni di festa in santa pace, affrontare il finale di stagione con la mente libera.

Ancora cerotti. Pinilla, Nenè e Dessena sono nella lista dei convocati, ma nessuno dei tre partirà nella formazione iniziale. Oltre a Vecino ed Ekdal, sarà assente Murru, che si è fatto male nell'allenamento di giovedì. La formazione dovrebbe prevedere l'esordio dal primo minuto di Tabanelli a destra della linea di centrocampo, mentre in difesa torna il brasiliano Avelar. Confermato il tridente Ibarbo-Sau-Ibraimi, col macedone che partirà da destra e non farà il trequartista come nella prima parte della gara col Sassuolo. Cossu andrà in panchina. Ma la storia è nota e il suo rinnovo sempre meno probabile se al timone del Cagliari resterà Massimo Cellino, sempre più preso dalle vicende inglesi.

Approccio. Sarà fondamentale. In casa il Genoa è una squadra che si esalta, soprattutto se trova un avversario che pensa solo a difendersi. Il Cagliari dovrà giocare con personalità e provare a tenere il pallino. Lasciarlo ai rossoblù liguri potrebbe rivelarsi pericoloso, perchè il rischio è quello di finire schiacciati nella propria metà campo. Bisognerà pressare alto, tenere le linee strette e una volta riconquistata palla ripartire in velocità. Un'arma che il Cagliari può sfruttare con giocatori come Ibarbo e Sau, i cui guizzi possono fare male al Genoa.

Gli avversari. Gilardino, Sculli e Fetfatzidis sono gli uomini da tenere d'occhio. Formano il tridente di Giampiero Gasperini e sono abili nell'uno contro uno. Il centrocampo dei liguri è a cinque, con Antonelli e Motta esterni che spingono moltissimo ma in fase di non possesso fanno diventare a cinque la linea difensiva. Attenzione a Bertolacci, la "mente" dei genoani, giocatore che sa ribaltare in una frazione di secondo il fronte dell'azione e spesso punta la porta.

Vendo o non vendo? Massimo Cellino non ha ancora deciso cosa fare. Cedere il Cagliari è un passo importante. Sta valutando ogni particolare e se dovesse dare retta al cuore, resterebbe in sella. Gli americani, intanto, sono pronti a formulare un’offerta, ma prima aspettano di capire se il patron vende solo il club o anche tutti gli immobili. In questi giorni non sono previsti incontri. Luca Silvestrone, il manager che cura in Italia gli interessi del fondo americano, spera di poter avere un faccia a faccia con Cellino ai primi di maggio. In quel momento si capirà quale sarà il futuro del Cagliari.

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