La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Per il Banco è il momento della verità

Per il Banco è il momento della verità

Basket, la partita di domenica a Siena è la rivincita della finale di Coppa Italia e un crocevia fondamentale per i playoff

04 aprile 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Tutte le strade passano per Siena. Vincendo domenica il Banco farebbe irruzione nel gruppetto delle squadre “umane” (Milano ora sembra di un’altra categoria anche in Europa) e potrebbe anche puntare al secondo posto perché avrebbe il vantaggio della differenza canestri su Cantù e probabilmente Siena (c’è un -2 da ribaltare) e anche la possibilità di annullare nell’ultima giornata al Palaserradimigni il -9 incassato a Brindisi all’andata. Dovesse andar male sarebbe tutto più complicato: con Siena avrebbe lo 0-2 e 4 punti di ritardo, Brindisi, che gioca a Montegranaro, potrebbe fuggire a +4 e solo Cantù, impegnata a Milano e in teoria dovrebbe perdere, resterebbe a tiro. E il tutto con quattro soli turni a disposizione. Congetture? Sicuramente, ma con sole cinque partite da giocare è il momento di fare i primi calcoli. Non ci sono certezze, ma è indubbio che quello di domani è un crocevia importante per la classifica biancoblù. In più, è una partita con tanti risvolti psicologici.

Doppia rivincita. Banco e Montepaschi si ritrovano dopo la finale del Forum che ha visto Manuel Vanuzzo sollevare la Coppa Italia in quello che è stato il primo, vero colpo di piccone al dominio senese. Ora ci si ritrova al PalaEstra e, oltre a essere una gara fondamentale per entrambe in chiave campionato, quella domenica al forum non è stata certamente dimenticata. Così come nessuno ha dimenticato che all’andata il Banco fu sconfitto al palaSerradimigni nel fine settimana più triste, quello dell’addio al dg Giovanni Cherchi. Quella partita non si sarebbe dovuta giocare e la Mens Sanna era pronta al rinvio, ma le esigenze televisive ebbero la meglio. Per la Dinamo fu la fine di una striscia di sei partite consecutive, in un modo che ancora non è stato digerito ed ecco che anche in casa biancoblù c’è voglia di confrontarsi ad armi pari. Vincere a Siena poi è dura ma si può fare: chiedete ai tifosi toscani se si ricordano dei 33 punti segnati da Travis Diener un anno fa.

L’ultimo ballo. La Montepaschi sta facendo miracoli e per molti Marco Crespi è il coach dell’anno perché riesce a tenere fuori i problemi finanziari della società e, con una squadra che non è certo un Dream team, sta disputando una stagione di primo piano. Detto questo, non è un mistero che domenica potrebbe essere l’ultima esibizione della Dinamo al PalaEstra per chissà quanti anni, perché la Mens Sana è in liquidazione e difficilmente salverà la categoria, con il problema in più della licenza di Eurolega. Si è parlato addirittura di un trasloco dei titoli a Firenze, ma con un bilancio che parla di un passivo di 5 milioni, una possibile maxi-multa della Guardia di Finanza e il Monte dei Paschi che ha altro da pensare, Siena rischia la sparizione o un forte ridimensionamento. Cose che nell’ambiente tutti danno per sicure non appena finirà la stagione. Però c’è anche una considerazione da fare, un quesito da porsi: fatto salvo il gran lavoro della squadra, è giusto che le altre squadre possano essere estromesse dalla corsa allo scudetto o private di un posto in coppa per mano di una società che quasi sicuramente non avrà futuro in Serie A e a livello europeo? La vera risposta è che bisognava pensarci prima e, visto che non è la prima volta che succede e che certe cose erano note, forse bisognava pensare a una penalizzazione in classifica per le mancanze amministrative. Adesso, invece, non ha più senso pensare a un intervento. Il treno è lanciato e, sportivamente parlando, non si può pensare di rovinare il lavoro di Crespi e del suo gruppo proprio alla fine. Non resta perciò che risolvere tutto sul campo e battere ancora la Montepaschi in una sfida che comunque ha sempre un grande fascino.

In Primo Piano
L’isola a secco

Dramma siccità, a Budoni «caccia alle streghe» verso chi usa l'acqua

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative