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Capitan Cabeccia: «Niente calcoli, pensiamo a vincere»

Capitan Cabeccia: «Niente calcoli, pensiamo a vincere»

Cinque giornate alla conclusione della Seconda divisione. La Torres cerca di portare a termine una rimonta clamorosa

27 marzo 2014
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SASSARI. Lo sprint è lanciato. La Torres è entrata nel rettilineo d'arrivo e vede in fondo la linea del traguardo. Ma ci sono ancora cinque partite da giocare, cinque sfide da vincere. E tutto è ancora da conquistare. Ne è convinto anche Marco Cabeccia, il capitano della squadra sassarese che sta preparando la sfida di domenica alla Pergolettese.

Come si vive una fase così delicata della stagione?

«Credo che la squadra sia consapevole della situazione. Non vedo particolari tensioni che possano condizionare la nostra capacità di affrontare questi impegni. Siamo reduci da una serie fantastica e tuttavia ancora dobbiamo lottare per raggiungere i nostri obiettivi. Però siamo tranquilli e sereni e sicuramente non affronteremo con superficialità le partite che dobbiamo giocare da qui alla fine».

Quindi, niente calcoli da fare per queste ultime gare?

«Assolutamente no. D'altra parte è stata questa la nostra filosofia visto che siamo abituati a inseguire. E dobbiamo continuare così, consapevoli di dover cercare di vincere sempre».

A cominciare da domenica contro una Pergolettese che non ha ancora rinunciato a giocarsi la carta dei playout?

«Sarebbe un errore madornale sottovalutare la Pergolettese solo perchè è quartultima in classifica. Non possiamo permettercelo anche perchè contro di noi tutte le squadre giocano con particolare impegno e nessuno, ma proprio nessuno ci ha mai concesso, ne ci concederà, niente».

A parte il girone di andata davvero disastroso, avete qualche rammarico?

«Direi di no, nessun rammarico. Alla fine gli episodi si compensano, ci sono partite che non vinci pur meritando e ce ne sono altre che riesci a vincere con un poco di fortuna. Il calcio è così. Lo scorso anno giocando nel Venezia ho vissuto una situazione simile con un girone di andata mediocre e un grande girone di ritorno».

Ritornando al presente, quanto sarà difficile affrontare la Pergolettese?

«All'andata ci fece una buona impressione. E' sicuramente una squadra quadrata in difesa che subisce poco. Direi che non ha punti forti ma nemmeno deboli. Però noi non dobbiamo ragionare sulla pericolosità o meno del nostro avversario, dobbiamo solo giocare come sappiamo e con la determinazione che ci ha portato a confezionare una striscia di risultati così importante. Solo così potremo esprimere la nostra forza e continuare ad ottenere i punti che ci servono».

Tre partite in casa su cinque, non è un vantaggio da poco.

«Ne siamo consapevoli, così come siamo certi dell'aiuto che potranno darci i tifosi. Faremo il possibile per sfruttare al massimo il fattore campo».

Intanto, ieri la squadra ha continuato a lavorare. Tutti ok i rossoblù, a parte Migliaccio che, pur avendo scongiurato guai muscolari gravi, dovrà stare fuori per una o due settimane. Bene, invece, Cortellini e Filippini, candidati ad andare almeno in panchina. Questo pomeriggio, a Usini, il collaudo sulla palla sarà affettuato contro la squadra Berretti di Davide Boncore.

Daniele Doro

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