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Prandelli: «Penalizzati dalla condizione fisica C’è molto da lavorare»

di Alessandro Bernini
Prandelli: «Penalizzati dalla condizione fisica C’è molto da lavorare»

Il tecnico azzurro elogia la prova di Paletta e in parte anche di Cerci Il presidente Abete: «Spero che il nostro ct resti il più a lungo possibile»

06 marzo 2014
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Schietto, secco, più di una punizione di Balotelli. «In questo momento – tuona Cesare Prandelli dopo il fischio finale – la differenza atletica tra noi e la Spagna è quasi imbarazzante. La differenza tra noi e loro è tutta qui. La Spagna arrivava sempre prima sulla palla. Difficile fare altre valutazioni». Il ct però regala un elogio a Paletta: «Grandissimo esordio, e a tratti bene anche Cerci».

Il tempo di rientrare in Italia e poi ci sarà l incontro a Roma tra Prandelli e il presidente federale Abete. Il rinnovo è già pronto («Spero resti il più a lungo possibile» ha ribadito Abete) anche se il ct chiarisce: «Ho sentire dire che potrei fare il commissario unico, con ampi poteri, alla Bernardini. No, non sono più i tempi di quel calcio. Serve la condivisione di tutti attorno a un progetto tecnico, non un solo uomo a comandare».

Un messaggio indirizzato soprattutto alla Lega, che spesso vede la nazionale solo come disturbo al campionato. Di certo su un paio di punti Prandelli non transige. «Ad ammorbidire il codice etico non penso assolutamente. Sono stanco di vedere un calcio fatto di gomitate, pugni, sputi. Non mi piace». E poi il ct ha mal digerito i veleni a distanza con Conte e Marotta. «Dico la verità, tutte le volte che ho una discussione o una polemica con un collega o un dirigente lo trovo imbarazzante. Bisognerebbe indirizzare nel verso giusto l’energia buona. Ora comunque sono di nuovo carico». A proposito: prima del match Marotta ha provato a gettare acqua sul fuoco: «Il rapporto con Prandelli è cordiale e corretto e gli stringerò la mano»

Per chiudere il ct si è concesso una divagazione sull’amico Matteo Renzi: «Sono certo che proporrà cose interessanti anche per il calcio. Noi come nazionale stiamo cercando di avere il suo o passo rapido...»

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