Il Cagliari ritrova la vittoria, un rigore di Pinilla mette al tappeto la Fiorentina
Lopez ha avuto modo di far esordire in rossoblù i nuovi acquisti Vecino e Adryan
CAGLIARI. Tre punti nel Regno Unito con il Leeds e tre in Sardegna con il Cagliari: per Cellino una giornata di doppia festa per celebrare l'acquisto dello storico club inglese, ufficializzato in tarda mattinata.
Lì cinque gol, qui solo uno, su rigore: quello che basta (e avanza) per battere una Fiorentina praticamente mai entrata in partita. Una giornata grigia a centrocampo con Aquilani e Pizarro che non hanno mai acceso i riflettori su Matri o Ilicic, più seconda punta che trequartista.
Decisivo dall'altra parte, Pinilla: aveva segnato il gol del pari al Franchi e oggi è stato uomo-partita. Bravo anche tutto il Cagliari, però: sull'orlo di una crisi di nervi e di risultati (perdeva da tre giornata di fila, da quando cioè è andato via Nainggolan) ha trovato una prestazione tutta cuore (Dessena un esempio per tutti) che l'ha allontanata tutto d'un botto da pericoli e brutti pensieri. Senza Cossu e Ibarbo, Lopez ha deciso di ripuntare su Cabrera nonostante la brutta partita con il Milan.
E durante il corso della gara ha avuto modo di far esordire in rossoblù i nuovi acquisti Vecino e Adryan: due che potrebbero tornare molto utili. Una vittoria senza fare faville. Ma servivano i punti. E i punti sono arrivati.
Partita molto equilibrata, con la Fiorentina che all'inizio comanda. Ma solo un pò: più che attaccare, stuzzica. E il Cagliari che si difende e cerca di ripartire con ordine. Il primo pericolo lo crea proprio la squadra di casa. O meglio Neto con un'uscita azzardata che regala il pallone a Pinilla. Il cileno, però, perdona, permettendo allo stesso Neto di riscattarsi in un secondo. E poi quando ci prova anche Dessena, lo specchio della porta è già chiuso a chiave.
Per il resto non è che succeda tantissimo: il primo corner della partita, giusto per far capire alla situazione, arriva al 28'. Poco gioco. Ma la situazione si sblocca abbastanza casualmente al 39': lancio dalle retrovie in area viola per Sau. Il numero nove controlla bene: Roncaglia lo tocca sulla gamba dopo che ha appena spostato la palla e per l'arbitro è rigore.
Dal dischetto Pinilla, che si doveva ancora far perdonare l'errore di Verona con il Chievo, questa volta non sbaglia. Nella ripresa la Fiorentina non si sveglia e allora Montella cambia qualcosa provando a giocare a tre dietro con l'inserimento di Borja Valero al posto di Anderson. Lo spagnolo fa il suo, ma per scuote i compagni oggi ci vorrebbero le cannonate. Risultato? Avramov, un ex, mai chiamato a un intervento serio. E risultato più vicino al possibile due a zero nel finale con un quasi autogol di Savic e buonissima opportunità per Ekdal.