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Pietro Carlini vuole un basket sardo

Pietro Carlini vuole un basket sardo

Divisione nazionale C: il coach del Tavoni Sant’Orsola riparte dai giovani locali

29 luglio 2013
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SASSARI. Il futuro del Tavoni Sant'Orsola riparte da un nuovo coach, Pietro Carlini, dalla certezza di una società sana guidata dal presidente Giuseppe Bellino, da un progetto che continua a reggersi sui giovani e su una forte base autoctona. Archiviata la positiva annata che ha visto la neopromossa neroarancio attestarsi ai vertici del girone F di DNC sino a conquistare la semifinale promozione, salutato coach Andrea Bellino, g in casa sassarese si scaldano i motori in vista dellinizio start della preparazione, il 25 agosto.

Il Tavoni è la seconda squadra della Sardegna e dopo l'ottimo exploit del 2012-2013 punta sul ritorno di Pietro Carlini al timone e sulla verve dell'ambiente che la circonda. «Sono felice di essere tornato al Sant'Orsola e sono contento di trovarmi a confronto con una sfida importante e affascinante. Negli ultimi anni ho tenuto un profilo basso,, ho scelto di lavorare con i giovani, ho voluto fare cose diverse – spiega Carlini -. A parte i due anni alla Silver, l'ultima esperienza professionalmente di un certo livello da head è stata quella all'Esperia. Sono qui con le migliori intenzioni, in sintonia con la società e con la voglia di lavorare in un contesto sereno che ci consentirà di concentrarci sul progetto e sul programma». Idee ben chiare per Pietro Carlini: «Direi che l'organico è praticamente definito, restano i dettagli, alcune ultime valutazioni da fare ma ci siamo. L'impronta è molto sarda e a forti tinte sassaresi, si riparte da numerose conferme e da alcuni giovani innesti – afferma il tecnico -. In accordo con la società abbiamo scelto di puntare ancora sulla linea verde, ma il mix credo possa consentirci di fare bene – prosegue Carlini -. Chiaro che lo spazio va meritato, chiaro che bisogna lavorare e dimostrare di essere all'altezza sul campo ma al Sant'Orsola c'è organizzazione, c'è una struttura seria e c'è voglia di fare, componenti giuste per chi fa basket». Indosseranno ancora la canotta neroarancio Brembilla, Desole, Tola, Pisano, Piras, Pilo, Masu e Cordedda, con gli innesti “verdi” Merella, Doro e Spano. Giovanni Dessole

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