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Il Banco adesso può guardarsi intorno

di Roberto Sanna
Il Banco adesso può guardarsi intorno

Dopo i quattro botti (Diener, Green, Johnson e Thomas) la dirigenza biancoblù non ha fretta di completare il quintetto

14 luglio 2013
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SASSARI. Una settimana da dio. Anzi, da Black Jesus. La firma di Omar Thomas ha chiuso sette giorni nei quali la Dinamo ha fatto sentire la sua voce, e a volume alto, nel mercato cestistico. Manca ancora il numero 4 ma ora tocca agli altri, perché i biancoblù hanno il roster quasi pronto e i nomi sono tutti importanti.

Chi manca. Il numero 4 e il secondo play. E il presidente Sardara, almeno per adesso, ha tirato il freno a mano spegnendo gli entusiasmi dei tifosi che volevano un colpo all’altezza dei precedenti. I nomi che circolavano erano quelli di Drew Gordon, pare non brillantissimo nella Summer League di Orlando, e Marteen Leunen, pretoriano di Cantù. Sardara ha smentito, prendendosi anche un po’ di tempo. A dirla tutta, Gordon in questa squadra sembra comunque fuori contesto: già Meo Sacchetti era titubante l’anno scorso a schierarlo in coppia con Easley, figuriamoci adesso con una squadra che già in partenza ha sacrificato un po’ di pericolosità perimetrale per avere più difesa e concretezza. Leunen sì che sarebbe perfetto, ma viaggia su ingaggi importanti e proprio per questo Cantù lo ha salutato dopo quattro anni, con l’Alba Berlino che si è già fatta avanti: o la Dinamo sta facendo “melina” aspettando il momento buono per colpire, o siamo davvero fuori strada. Le caratteristiche richieste sono ben note: buon tiro da tre punti, buon rimbalzista, buon difensore in area. Si può andare su nomi sicuri e spendere e magari anche restare delusi, come con Ignerski. E si può anche pescare bene scendendo di fascia. Sul secondo play, Sardara ha ufficializzato la volontà di intervenire sul mercato: significa che Pinton, che ha ancora un anno di contratto, dovrà cercarsi un’altra casa. Oppure retrocedere al ruolo di undicesimo uomo. Si era parlato di Luca Vitali, ma non sarà lui: perché ha firmato con Venezia ieri e anche perché pare che Meo Sacchetti non fosse convinto. Potrebbe essere Giachetti, ma in questi giorni la pista sembra essersi raffreddata. L’impressione è che potrebbe, comunque, arrivare prima il play e poi il numero 4.

Verso gli Usa. Ora tocca a Federico Pasquini salire sull’aereo. Martedì il ds biancoblù sarà a Las Vegas per una Summer League molto frequentata, potrebbero anche esserci sorprese. Di sicuro, per completare un quintetto che ha già Marques Green, Drake Diener, Omar Thomas e Linton Johnson, si può anche non avere fretta e concentrarsi, più che sul nome, sulle caratteristiche tecniche per riuscire a fare l’incastro giusto.

Le altre. Milano ha sfoltito i ranghi ma si è incartata sull’asse play-pivot: perso Dunston, perso il contatto con Travis Diener (almeno per ora), sembra non riesca ad arrivare a McCalebb che ha ancora un anno di contratto col Fenerbhace. Avellino ancora non riesce a chiudere con Lakovic e, dopo essere andata a un passo dalla firma con Othello Hunter, non ha chiuso nemmeno questa trattativa. Varese punta sul rookie Trevor Mbakwe per sostituire Dunston e ha confermato Ebi Ere, Venezia ha firmato Luca Vitali e Roma punta a far restare Goss. Rivoluzione a Cantù, che ha lasciato liberi Mancinelli , Brooks e Leunen, sta per confermare ufficialmente Joe Ragland e ha preso da Brescia (Legadue) la guardia Michael Jenkins.

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