Porte aperte al supermarket Cagliari
I conti in rosso alimentano le voci ma Nainggolan e Sau non si toccano mentre potrebbero partire Pinilla, Nené e Rossettini
CAGLIARI. Astori e Nainggolan al Napoli? Pinilla all'Inter? Nenè al Bologna? I tifosi si interrogano sui biglietti di sola andata ipotizzabili per i top player rossoblù. Ma al Cagliari la situazione è fluida come non mai. Con una premessa: in un'ipotetica lista di partenti,alimentata dall’allarme rosso lanciato giovedì dal dg Marrocu, sono in vantaggio Nenè, Pinilla e Rossettini. Per Astori, Nainggolan e Ariaudo porte sbarrate. Mentre non si risponde nemmeno a quanti, e pare siano numerosi, chiedono lumi su Sau, Ibarbo e Murru.
Col presidente Cellino a Miami e l'allarme casse vuote di avantieri, il quadro è fosco. La sensazione è che il patron abbia voluto tastare il terreno. Tenendo a freno sia le eventuali richieste di trasloco provenienti dallo spogliatoio, sia l'interessamento dei club, d'alta e media fascia.
Tra questi, è risaputo il feeling tra l'Inter e Pinilla. Il cileno, giunto in Italia proprio grazie al club nerazzurro che, ancora ragazzino, lo spedì al Chievo a farsi le ossa, è ottimo nell'immediato e nel futuro, con Milito che fiuta un ritorno in Argentina. Piccolo particolare: Cellino per Pinilla, contratto in scadenza nel 2015, chiede non meno di 8,5 milioni di euro.
Su Astori, valutazione tra i 13 e i 15 milioni, con Cannavaro appiedato e Aronica in partenza (Palermo?) si è buttato il Napoli. Con l'incasso di un cinepanettone il presidente degli azzurri, Aurelio De Laurentiis, potrebbe soddisfare le esigenze rossoblù. Ma pare in salita.
Per stare in difesa, Rossettini scalpita: l'ex Siena chiede di giocare - con la Lazio, Astori squalificato, trova Klose - e ha varie richieste. Comprato con un'abile operazione per un milione e mezzo, è cedibile intorno ai 4 milioni di euro.
Dopo aver respinto le avance estive di Siena e Udinese, c'è il Bologna ad insistere per Nené. A Pioli piace l'idea di un vice Gilardino "fisico". Il brasiliano, in scadenza di contratto, vale circa 4 milioni. Gli emiliani mettono sul piatto anche Robert Acquafresca.
Il discorso Nainggolan è più complesso. Il Cagliari lo valuta circa 18 milioni di euro, la Juve lo scorso gennaio ne aveva offerto 12 sull'unghia più bonus legati a scudetto e Champions. Oltre al Napoli, la mezzala piace anche al Milan.
Incedibili - per quanto con il patron sia sempre impossibile fare previsioni - Sau, Ibarbo e Murru. Per la punta di Tonara, contratto fino al 2015, la proposta a cui è impossibile dire no parte dai 15 milioni in su.
Identica la situazione Ibarbo. Preso in Colombia per due milioni e mezzo di dollari - neanche arrivato in città il club ucraino Metalist ne offrì 18 a Cellino - viene quotato fino a 20.
Ovviamente si tratta di numeri da inquadrare in un contesto di fair play finanziario, crisi economica e tagli per tenere i budget sotto controllo. Difficile immaginare - se non dai magnati russi o dagli arabi - le banconote l'una sull'altra. Più intuibile una trattativa con contropartita tecnica. Al presidente Massimo Cellino, in questi casi, non servono consigli.
Mario Frongia