La Nuova Sardegna

SASSARI. Andrea Bellino, tecnico del Tavoni Sant’Orsola, a 24 ore dal match giocato e perso per un’incollatura dai suoi ragazzi a Viterbo contro la Stella Azzurra (68-65), parla di lezione da imparare e capitalizzare, di buone indicazioni ricevute, di scarsa pazienza dei suoi giocatori e di un percorso in Dnc di basket in cui nulla, mai, deve essere dato per scontato. «Nel primo quarto, abbiamo forse pagato il viaggio e la prima trasferta stagionale, nel terzo siamo andati meglio poi nel punto a punto alcune letture errate e qualche fischio hanno condizionato l'epilogo della gara – spiega l'allenatore sassarese -. Sul -1 a 40” avevamo palla in mano, un fallo ha ribaltato la situazione sul +3 per loro. Siamo andati al timeout ed a 14” abbiamo provato a costruire un tiro da tre con Desole spazzato via senza che nulla venisse ravvisato – prosegue Bellino –. Restano il rammarico per una gara che potevamo vincere ed una lezione che dobbiamo imparare e mettere in pratica già nel prossimo turno a Cassino».

Coppia d'arbitri romana ad arbitrare il match, decisioni discusse ma non certo alibi o scusanti: «Assolutamente no, abbiamo visto come cambia la prospettiva quando si gioca in trasferta, dobbiamo essere bravi a capire come il viaggio e le altre componenti influiscono sulla nostra gara e controbilanciarle – afferma il coach –. Paradossalmente mi fa piacere avere due trasferte consecutive, perché potremo subito metterci alla prova in una situazione simile». Un elogio per il rientrante Piras («Ci ha dato una dimensione diversa») ed una nota in prospettiva: «Con Viterbo a zona siamo andati bene, quando però è tornato alla uomo non abbiamo avuto pazienza – chiude Andrea Bellino –. Il tutto è anche figlio di una settimana in cui non ci siamo allenati bene, chiaro che mi aspetto un atteggiamento diverso».

Giovanni Dessole