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Il Cagliari rallenta ma è ancora vivo

Il Cagliari rallenta ma è ancora vivo

Due punti nelle ultime quattro gare, Acquafresca a secco da 688’

16 marzo 2009
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CAGLIARI. Il Cagliari si lecca le ferite dopo la beffa subita nell’anticipo di sabato. Sconfitta immeritata, per giunta maturata nei minuti conclusivi, quando ormai il pari si era ormai delineato. Decisivo, nello sviluppo della partita, l’errore dell’arbitro che ha cacciato ingiustamente Cossu, consentendo al Genoa di giocare in superiorità numerica per oltre 50 minuti. Ma, al di là del passo falso di due giorni fa, c’è anche da rilevare che la squadra di Allegri procede con il freno a mano tirato: da quattro giornate non vince, ed è scivolata dal settimo al nono posto in coabitazione con l’Atalanta. Inoltre Acquafresca non va a segno da ben sette giornate, dopo la rete decisiva contro il Siena del 28 gennaio.

Un insieme di fattori hanno contribuito a rallentare il cammino della squadra dopo le quattro esaltanti affermazioni consecutive di inizio anno, quando furono battute una dietro l’altra Udinese, Lazio, Siena e Juve. Risultati che avevano lanciato i rossoblù al settimo posto, ai confini dell’Europa.

L’appagamento.
Primo fattore che ha determinato un rendimento decisamente inferiore rispetto alla media stagionale. La squadra è partita con l’obiettivo di salvarsi e dopo aver temuto il peggio con l’avvio choc punteggiato dalle cinque sconfitte consecutive, la squadra ha iniziato a marciare spedita, praticamente al passo delle big. L’aver ottenuto la salvezza con larghissimo anticipo ha trasmesso nello spogliatoio l’appagamento che, insieme alla necessità di recuperare le ingenti energie fisiche e nervose spese durante il periodo fulgido del campionato, ha portato risultati inferiori alle aspettative.

Gli obbiettivi.
Prima della partita di Verona, il presidente Cellino ha chiesto alla squadra un ulteriore sforzo, provare insomma a spostare lo sguardo in alto e puntare a un obbiettivo prestigioso: la coppa Uefa. Ma, evidentemente, ci vuole tempo per arrivare a conquistare la mentalità giusta. Contro il Chievo, pur affrontando un avversario in splendida forma, il Cagliari ha giocato a sprazzi. Avrebbe potuto vincere, invece alla fine si è accontentato di un pareggio. Diverso il piglio con cui è stata affrontata la partita con il Genoa, avversario di grande calibro. Ma la ritrovata sete di vittorie non è bastata, perché il risultato, come già visto e sottolineato, è stato deciso anche da fattori esterni.

Acquafresca.
Il digiuno del bomber cagliaritano (688 minuti) è sicuramente uno dei motivi per cui il Cagliari ha mancato il decollo nel momento in cui le reti dell’italo-polacco avrebbero potuto davvero dare il cambio di marcia. E che i gol di Robert siano fondamentali per i rossoblù lo dimostrano sia la scorsa stagione, in cui fu lui a dare il via alla incredibile rincorsa salvezza, sia questa, in cui ha dato la sua impronta fin dalla prima vittoria in campionato, quella sul campo del Torino. Proprio così: se Acquafresca segna con una certa continuità, il Cagliari diventa squadra da sogni-Uefa. Se lui resta all’asciutto, invece, i rossoblù sono a livello delle altre squadre che si battono per salvarsi. In questo senso, suona davvero importante la trattativa fra Cagliari e Inter per un ulteriore allungamento di una stagione della presenza del forte attaccante in Sardegna.

Gli arbitri. In un campionato, si ripete sempre, gli errori si equilibrano. Alla fine torti subìti e decisioni favorevoli più o meno si pareggiano. Sarà pure così e, detto dell’avvio di stagione in cui al povero Larrivey sono stati annullati due gol validissimi, c’è da dire che l’equilibrio è stato rotto da due arbitri al Sant’Elia, in due occasioni importanti, che hanno contribuito ad abbassare la media-punti rossoblù. La prima gara è Cagliari-Atalanta, in cui l’esordiente Tozzi ha cacciato dopo 40 minuti Lopez, e i rossoblù hanno perso poi per 1-0. Identico punteggio per Cagliari-Genoa, in cui il protagonista negativo è stato l’arbitro Gervasoni, che ha ammonito due volte Cossu nei primi 39 minuti. Il secondo giallo è stato addirittura incomprensibile. L’arbitro è stato valutato negativamente da tutti i giornali ieri (La Gazzetta dello sport, ad esempio, gli ha rifilato un 4.5 leggermente più benevolo del nostro 4 secco).

Il futuro.
Allegri non si arrende e sprona la sua squadra. Il calendario offre la possibilità di ottenere risultati di prestigio. Fra le altre, infatti, i rossoblù affronteranno squadre come Fiorentina, Napoli, Roma e Inter. C’è spazio e tempo per togliersi delle belle soddisfazioni.

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