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Sassari, tempi rispettati: le famiglie di via Colombo possono tornare nelle loro case

di Paolo Ardovino
Sassari, tempi rispettati: le famiglie di via Colombo possono tornare nelle loro case

L'assessore regionale Antonio Piu ha mantenuto l’impegno preso con i residenti: appartamenti agibili dopo 10 giorni

29 aprile 2024
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Sassari Una giornata cominciata con la sveglia presto e il telefono in mano. E i bagagli chiusi, sistemati nei sedili posteriori. Poi proseguita con l’attesa di una comunicazione. Qualche minuto più tardi delle 13.30, nella casella delle mail arriva la nota ufficiale dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu. «Tempi rispettati». Liberi tutti. Liberi di ritornare a casa.

Negli appartamenti della palazzina Area al civico 25 di via Colombo, resa inagibile dieci giorni fa per cedimenti strutturali, con 21 residenti costretti ad alloggiare altrove in attesa delle operazioni di messa in sicurezza. In vista delle opere più imponenti, che dureranno diverse settimane, i lavori di sicurezza permettono agli abitanti quantomeno di tornare ad abitare in via Colombo. Sono stati posizionati nuovi pilastri in acciaio a sostituzione e integrazione di quelli che esistevano e puntellati i solai. Lo ha comunicato l’assessore Piu con una nota nella giornata di ieri. «Tutte le opere sono state effettuate in totale ottemperanza dell’ordinanza che dava un termine massimo di 30 giorni per gli interventi di messa in sicurezza. Questo consentirà alle 21 persone già da oggi (ieri, ndr) di rientrare nei 12 appartamenti (9 di proprietà di Area e 3 privati) oggetto dell’ordinanza di sgombero», recita la nota.

Dal canto suo, il neo assessore regionale in materia, sassarese, si dice soddisfatto perché «nel giro di pochi giorni, grazie al lavoro dell’assessorato, di Area e di tutti i soggetti coinvolti, abbiamo mantenuto la promessa fatta alle persone evacuate e dopo otto giorni possono rientrare nei rispettivi alloggi». Nello specifico, sono state utilizzate malte performanti con fibre e componenti tecnologicamente molto avanzati che consentono in breve tempo di raggiungere capacità portanti maggiori dei migliori cementi armati che al contrario richiedono un tempo di consolidamento più prolungato. Ora sarà necessario proseguire con le opere definitive di consolidamento dei pilastri e del solaio originali come prevede l’ordinanza del comune su rilevamenti di vigili del fuoco e polizia locale, i lavori si dovranno concludere entro 60 giorni.

«L’intervento in via Colombo rientra nelle opere di ripristino di emergenza – evidenzia Piu – ma sto predisponendo una delibera da 27 milioni di euro per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dedicati all’edilizia residenziale pubblica», così l’assessore.

Ieri gli operai si sono occupati della pulizia di uno dei due locali nel seminterrato da dove sono partite le criticità. «Aspettiamo il parere tecnico». E in attesa di risposta si è detto ieri mattina anche l’assessore alle Politiche della Casa Manuel Alivesi, dopo aver inviato mail all’Azienda regionale per l’edilizia abitativa. Il comunicato di Antonio Piu ha dato il via libera. I residenti finora avevano trovato alloggio tramite l’impegno del comune in due strtutture ricettive cittadine, l’hotel Grazia Deledda e il b&b Sassari-In. Lo sgombero era stato ordinato venerdì 19 aprile e nel giro di poche ore tutti hanno dovuto fare le valigie e lasciare casa. Otto hanno trovato ospitalità da amici e parenti, 21 nelle camere a disposizione.

Nell’edificio popolare, a preoccupare sono le condizioni del seminterrato, con fuoriuscita di porzioni di copriferro e rivestimento murale, cedimenti strutturali di parti consistenti di solaio, stati di avanzata ossidazione sull’armatura di travi e pilastri con diversi ferri che si sono consumati sino a spezzarsi. Condizioni aggravate da un carente sistema di aerazione e infiltrazioni idriche. Lunedì scorso, Piu aveva incontrato i residenti di via Colombo, a Latte Dolce, durante un sopralluogo tecnico ed è in quella occasione che aveva promesso, accerchiato dalle famiglie coinvolte, la messa in sicurezza e il ritorno nelle case prima di dieci giorni.

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