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Lutto nel mondo dell’arte isolana: si è spento a Sassari il pittore Angelo Maggi

di Federico Spano
Lutto nel mondo dell’arte isolana: si è spento a Sassari il pittore Angelo Maggi

Aveva 71 anni, studi all’istituto Figari e una costante attenzione per la ricerca non solo nella pittura

27 marzo 2024
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Sassari I grandi volti femminili con gli occhi socchiusi, eleganti, onirici, erano diventata la sua firma. Un tratto inconfondibile così tanto amato dai sassaresi, che le sue opere erano diventate un regalo prezioso da fare per le grandi occasioni. Ieri Sassari e la Sardegna intera hanno perso un grande artista, oltre che un grande uomo. Angelo Maggi è scomparso all’età di 71 anni, gran parte dei quali vissuti davanti alle sue grandi tele, a rappresentare il suo mondo interiore fatto di eleganza, raffinatezza, poesia.

La notizia della sua scomparsa è rimbalzata sui social, con centinaia di condivisioni, di messaggi di saluto e di stima. Era facile incontrare Angelo Maggi, nel suo atelier di via Manno, e scambiare due parole, per parlare soprattutto di arte. E il suo entusiasmo per le tante mostre all’estero e per i progetti da portare avanti in Sardegna, erano contagiosi.

Angelo Maggi era nato a Sassari nel 1953. Aveva studiato all’istituto d’arte Figari. Sotto la guida di Stanis Dessy, Gavino Tilocca, Zaza Calzia e Aldo Contini, Maggi aveva imparato, oltre alla pittura, a realizzare cartelloni pubblicitari e scenografie, scoprendo e facendo sue le varie tecniche dell’arte applicata, dalla ceramica alla decorazione dei mobili, passando per i gioielli. Dopo una prima mostra di pittura informale all’età di 21 anni, Maggi era approdato finalmente alla sua dimensione. Personaggi onirici, fiabeschi, avevano preso il posto delle figure astratte.

A differenza di molti artisti che, nonostante il talento e l’originalità, non riescono a emergere e ad affermarsi sul mercato, Angelo Maggi aveva avuto la grande fortuna di poter mettere in mostra i suoi lavori all’interno di un negozio, la sua prima attività aperta in via Carmelo con la moglie.

Dall’inizio degli Anni 80 a tutti gli Anni 90, un passo dopo l’altro, quasi in punta di piedi, Maggi era entrato nelle case dei sassaresi, vendendo una grande quantità di opere. Poi, con l’apertura del negozio a un passo da via Roma e piazza d’Italia, la visibilità e il successo erano aumentati considerevolmente.

Una svolta importante nell’attività artistica di Angelo Maggi era stata quella della creazione dei primo dei suoi volti. «Mia figlia mi chiese un piccolo dipinto da regalare alle maestre - aveva detto Maggi in una intervista rilasciata alla Nuova Sardegna nel 2015 –, così decisi di farle un piccolo ritratto. Il ritratto riuscì così bene ed era così grazioso, che decisi di provare a dipingerlo in un formato più grande. Ecco, così sono nati i miei volti».

Un altro momento determinante nella carriera del pittore fu dal 2001 la collaborazione con gallerie d’arte di San Francisco e di Salt Lake City, negli Usa. Successivamente e fino a tempi recentissimi, il celebre artista aveva esposto in Francia, in Germania, in Belgio e in Spagna. «Con i miei dipinti non voglio dare un messaggio particolare - aveva detto nell’intervista -. Non voglio fare qualcosa di provocatorio. La mia provocazione, rispetto alla pittura corrente, è in senso contrario. Io provoco con i miei personaggi così silenziosi, così quieti, così sereni».

Angelo Maggi lascia la figlia Martina, tantissimi amici, e un tesoro straordinario di dipinti, che con la loro eleganza continueranno a trasmettere gioia e serenità.

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