La Nuova Sardegna

Sassari

La cerimonia

La Bandiera di Guerra alla “Sassari” momento storico per la Brigata

Nadia Cossu
La Bandiera di Guerra alla “Sassari” momento storico per la Brigata

Ieri mattina è nato il 45° Reparto Comando e Supporti tattici “Reggio”

05 ottobre 2022
3 MINUTI DI LETTURA





Sassari È un giuramento di fedeltà urlato a gran voce quello dei militari schierati nel soleggiato e suggestivo cortile della caserma Gonzaga di Sassari. Proprio qui, ieri mattina, la storia ha segnato una data importante. Durante una cerimonia solenne – tra le lacrime di chi era consapevole di vivere un momento memorabile – la Bandiera di Guerra del 45° Reparto comando e supporti tattici “Reggio” si è unita ai vessilli delle gloriose unità dei dimonios.

Al termine di un viaggio iniziato il 29 settembre scorso al Sacrario delle bandiere delle forze armate al Vittoriano di Roma la Bandiera di guerra del disciolto 45° Reggimento “Reggio” è stata infatti assegnata al Reparto comando e supporti tattici della Brigata Sassari, pedina di supporto logistico del comando Brigata che da ieri si chiamerà 45° Reparto comando e supporti tattici “Reggio”.

«Cambia la nostra denominazione – ha detto il tenente colonnello Giuseppe Pecorino, primo comandante del reparto – ma non cambiano, nella sostanza, i nostri compiti istituzionali. Ereditiamo con onore la tradizione e la storia di uno dei reggimenti più antichi e quindi anche i suoi colori (bianco e verde ndc), lo stemma araldico e il motto “Con fede ed in silenzio”. Che poi è anche il pilastro dell’instancabile lavoro del nostro reparto».

La cerimonia di ieri ha avuto un grande valore simbolico. Erano presenti il comandante della Brigata “Sassari”, generale Giuseppe Bossa, il sindaco Nanni Campus, la prefetta Paola Dessì, l’amministratore straordinario della Provincia Pietrino Fois e le massime autorità civili, religiose e militari del territorio. C’erano poi i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, i gonfaloni del Comune e della Provincia di Sassari e una rappresentanza dei familiari di militari caduti in patria e nelle missioni di pace all’estero.

All’inizio della cerimonia ha preso la parola il tenente colonnello Pecorino che ha rievocato le origini e la storia della Bandiera di Guerra che, per circa ventisei anni, dal 1977 al 2003, ha sventolato nella caserma “Bechi Luserna” di Macomer, oggi sede del 5° Reggimento genio guastatori.

Subito dopo, l’intervento del sindaco Campus che ha rievocato e tradotto una strofa del vecchio inno di guerra della Brigata Reggio: “Che ci venga a mancare il coraggio, che venga meno il valore, per forza o per paura, non devi dubitare, o re!”. Campus ha ricordato lo scongiurato scioglimento della Brigata Sassari e l’impegno in tal senso dell’allora ministro della Difesa Cesare Previti. Il sindaco di Sassari all’epoca (nel 1994) era un giovane senatore e si prodigò affinché la Brigata Sassari non venisse soppressa: «Sono orgoglioso di aver contribuito a mantenere viva e vitale la vostra leggenda che è anche la nostra leggenda. La Brigata ha saputo conservare negli anni i massimi livelli di prestigio e rispetto che l’eroismo dei nostri nonni le avevano fatto conquistare sui campi di battaglia».

Quindi la parola è passata al generale Bossa che ha richiamato i valori identitari della “Sassari” ai quali i militari del Reparto dovranno ispirarsi, esortandoli a guardare al vessillo tricolore appena concesso come «a un elemento, non solo simbolico, attorno a cui stringersi tutti insieme, come recita il grido della Brigata “Sassari”, per far fronte alle sfide che ci attendono, alle quali potremo essere chiamati a rispondere con professionalità e tempismo».

Infine il momento più significativo della cerimonia: la lettura della formula del giuramento di fedeltà alla Bandiera di Guerra, decorata di un Ordine militare d’Italia e di una medaglia di bronzo al valor militare, scandita a gran voce dal tenente colonnello Pecorino, seguita dal grido “Lo giuro!” degli ufficiali, dei sottufficiali, dei graduati e dei volontari del 45°.

 

In Primo Piano

Video

Atto intimidatorio contro un'avvocata sassarese, incendiata la sua auto in via IV Novembre

Il riconoscimento

Gli studenti di tre classi del liceo Segni di Ozieri nominati Alfieri della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella

Le nostre iniziative