La Nuova Sardegna

ALGHERO. Il direttore della Fondazione Alghero, Paolo Sirena, e il tecnico di palcoscenico a cui la stessa Fondazione ha affidato il servizio antincendio e di emergenza del teatro civico, Antonio Luciano Sisto, sono formalmente indagati per la morte di Raimonda Asole Marcialis, la donna di 45 anni deceduta giovedì scorso nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari per via dei traumi riportati in seguito alla caduta dalle scale del teatro.

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Due sere fa ai due è stato notificato l’avviso di garanzia disposto dal sostituto procuratore Paolo Piras, titolare dell’inchiesta aperta subito dopo il decesso della sfortunatissima donna algherese. La loro iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto: in base al ruolo che ricoprono, sono titolari di responsabilità oggettive per via delle quali saranno imputabili per eventuali carenze che dovessero emergere all’interno del teatro – e in particolare nel punto in cui è avvenuta la caduta – in tema di sicurezza. Per il resto l’inchiesta potrà prendere una direzione più precisa solo in seguito ai risultati della perizia autoptica sul corpo della vittima.

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Raimonda Asole Marcialis era caduta dalle scale due domeniche fa, al termine di uno spettacolo musicale, ed è morta durante la notte tra mercoledì e giovedì. Per tre giorni è stata ricoverata nell’ospedale sassarese in coma farmacologico. Le sue condizioni erano subito apparse particolarmente delicate, soprattutto per il grave trauma cranico riportato nella caduta. La donna e suo marito si trovavano a teatro insieme ad altri parenti per assistere al saggio di fine anno della scuola di danza frequentata dalla figlia, che ha 9 anni. Lo spettacolo era appena finito e tutti stavano uscendo dal teatro.

Per causa in corso di accertamento, Raimonda Asola Marcialis ha perso l’equilibrio mentre si apprestava a scendere le scale. Ha sbattuto con il viso contro il muro così violentemente da essere spinta all’indietro. Ha battuto il capo su due o tre gradini e ha perso i sensi. Poi la corsa verso l’ospedale di Alghero, l’accertamento della gravità della situazione e l’immediato trasferimento nella Rianimazione di Sassari. E lì, dopo aver lottato per tre giorni in condizioni disperate, il fisico della donna non ha resistito ai gravissimi traumi cranici riportati.

La tragedia ha gettato nello strazio la sua famiglia e quanti la conoscevano. Una giornata di festa si è conclusa con un dramma che ora, dopo aver toccato la serenità dei suoi parenti e dei suoi amici, coinvolge anche i responsabili del teatro. Riaperto all’inizio dell’anno dopo una serie di interventi che ne garantivano l’agibilità e la rispondenza alle norme, ora il “Civico” rischia di essere chiuso nuovamente.