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elezioni a semestene 

La candidata Antonella Buda punta sull’identità

La candidata Antonella Buda punta sull’identità

SEMESTENE. Antonella Buda, 51 anni da compiere, ragioniera dipendente del Comune di Bonorva, è la candidata sindaca della lista “Per Semestene”, l’unica presentata per il rinnovo del consiglio...

31 maggio 2017
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SEMESTENE. Antonella Buda, 51 anni da compiere, ragioniera dipendente del Comune di Bonorva, è la candidata sindaca della lista “Per Semestene”, l’unica presentata per il rinnovo del consiglio comunale in programma l’11 giugno prossimo. Con lei sono candidati, come consiglieri, Marino Piredda, Nicola Pintus, Teresa Bonu, Stefano Sotgiu, Luciano Orsini, Anna Marongiu, Flavia Marceddu e Antonella Lisai. «Non è stato semplice trovare un gruppo di persone pronte a perseguire un unico scopo, ha osservato la neo candidata, dare al nostro centro una speranza di crescita e la prospettiva di un futuro migliore». Sicuramente il compito che l’attende non è dei più semplici, anche perché amministrare un paese con soli 163 abitanti rappresenta già di per sé un problema di buon utilizzo delle risorse disponibili, di recupero negli abitanti della volontà di continuare a operare conservando la base logistica e di amministrare con oculatezza le poche risorse disponibili. Semestene, come tanti piccoli centri, ha un grandissimo e pregevole patrimonio architettonico e culturale sul quale costruire un futuro fatto di speranza ma anche d’idee e iniziative che servano a recuperare il grande senso dell’identità che è insito nell’anima dei suoi abitanti. L’obiettivo principale, secondo la neo sindaca, sarà quello di rafforzare il senso di comunità. Semestene è statisticamente considerato tra i paesi a rischio spopolamento ma la realtà non dovrà confondersi con le previsioni più fosche. Il programma presentato a sostegno della lista prende in esame con semplicità e chiarezza i vari problemi da affrontare: le politiche sociali, il lavoro, il turismo, la cultura e lo spettacolo, lo sport, i lavori pubblici, ma chiede anche la fiducia e l’impegno di tutti i quali, si augura Antonella Buda «dovranno lavorare esclusivamente per il bene del paese», ovviamente all’unisono con l’amministrazione che, «animata da spirito di servizio, intende svolgere la propria missione con umiltà e, consapevole dei propri limiti, chiede la collaborazione di tutti». La sindaca è decisa a lottare per allontanare l’apparente irreversibile emarginazione rispetto alle correnti economiche e culturali prevalenti. In un paese in cui impera la disoccupazione intende giocarsi l’asso rimasto nella manica, l’identità che caratterizza il piccolo centro. Da cui nasce la volontà di guardare al suo interno per uscire dall’omologazione, tutelare e salvaguardare il proprio patrimonio linguistico, storico, ambientale, archeologico, etnografico e architettonico, per difendere la propria identità e la sua storia e tanto potrebbe fare la differenza.
Emidio Muroni
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