La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Paolo Maninchedda si è dimesso dalla carica di assessore regionale ai lavori pubblici. Il presidente del Partito dei sardi lo ha fatto con una lettera indirizzata al presidente della Regione Francesco Pigliaru.

"Ti prego di voler prendere formalmente atto di questa mia lettera _ così inizia il documento inviato da Maninchedda al governatore della Sardegna_, con la quale mi dimetto dalla carica di Assessore ai Lavori Pubblici. Le mie dimissioni hanno radici personali: sono molto stanco. Le leggi e l’attività tipica dell’ufficio non consentono periodi di riposo per gli assessori".

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"Ti ringrazio moltissimo per la fiducia che hai riposto in me _ scrive ancora Maninchedda _ e non ho niente da rimproverarti. Non riesco però a liberarmi anche da un senso di solitudine molto profonda, inestinguibile".

Nella lettera, l'assessore dimissionario non rinuncia a un attacco in chiave sardista: "Mi sento particolarmente isolato, all’interno della Giunta _ scrive Maninchedda _, nel percepire come straordinariamente dannosa per la Sardegna la crisi dello Stato italiano. È uno Stato disordinato, violento, immobile, con strutture istituzionali anacronistiche dotate di poteri esorbitanti e interdittivi".