La Nuova Sardegna

Sassari

Rubano 80 euro a una ragazza e li nascondono in un bar di Sorso

di Salvatore Santoni
Rubano 80 euro a una ragazza e li nascondono in un bar di Sorso

Denunciati dai carabinieri due uomini di 35 e 45 anni autori di un borseggio in piazza Sant’Agostino Grazie al proprietario del locale che si è insospettito la giovane ha potuto recuperare il denaro

23 maggio 2017
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SORSO. Hanno aspettato al bancone in attesa che lei perdesse di vista la borsetta. Poi sono entrati in azione facendo sparire il portafoglio e, come se niente fosse, si sono spostati in un locale dall’altra parte della strada. E così quando sul posto sono arrivati i carabinieri, i due si erano già liberati della refurtiva, 80 euro. Ma il piano è andato storto perché i due borseggiatori non hanno messo nel conto l’onestà di un barista di Sorso, che ha scovato il “bottino” e l’ha consegnato in caserma.

Sono le dieci di un anonimo martedì sera. In piazza Sant’Agostino, nel cuore di Sorso, ci sono tanti bar e pochi clienti. In uno degli esercizi pubblici c’è una ragazza seduta a tavolino e altri due uomini al bancone. Ad un certo punto lei si alza, lascia la borsetta sulla sedia ed esce dal locale per fumare una sigaretta. Giusto il tempo di fare due tiri e quattro chiacchiere con un’amica che accade l’imprevedibile.

La giovane rientra e si accorge che dalla borsetta è sparito il portafoglio. A quel punto scatta l’allarme al 112. Sul posto arrivano i carabinieri di Sorso, guidati dal vice comandante Stefano Robaldo, ai quali la donna racconta l’accaduto e descrive fisicamente i due uomini sospettati di aver preso il suo portafoglio. Che nel frattempo si sono allontanati. Ma non hanno fatto molta strada, si sono infilati con relativa tranquillità in un locale che sta dall’altra parte della strada, a venti metri.

All’arrivo dei militari, i due, un 35enne e un 45enne entrambi di Sorso, non fanno storie dopo che i carabinieri li sottopongono a una perquisizione personale: sanno perfettamente che i militari non troveranno nulla. O perlomeno, non addosso a loro. E infatti, il risultato sarà quello.

A questo punto, i carabinieri non possono fare altro che rientrare alla base. Poi arriva la svolta. Tempo dieci minuti e in caserma si presenta il proprietario del locale, quello dove i borseggiatori si erano rifugiati. Lui nella storia è quello da ringraziare. Sì, perché ha recuperato la refurtiva che era stata occultata proprio dentro al suo locale. L’imprenditore ha raccontato ai carabinieri di aver capito tutto quando i due sospettati sono andati via dal suo locale dicendo di aver lasciato dei soldi sotto al bancone. Una cosa del tipo: «Guarda che lì sono soldi miei lì sotto, mettimeli nella buca delle lettere a casa».

Una richiesta anomala che ha fatto drizzare le antenne al proprietario del locale, che infatti è corso in caserma, dove i carabinieri hanno appurato che si trattava di ottanta euro precisi, nello stesso taglio denunciato dalla vittima del furto. La refurtiva è stata quindi restituita alla ragazza e i due sospettati sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di furto.

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