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Sassari

Sassari, petizione per l’orto botanico di via Paoli

Sassari, petizione per l’orto botanico di via Paoli

Raccolta firme all’Emiciclo per  l’area verde strappata al cemento con la “rivolta” del 2008

28 aprile 2017
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SASSARI. Una raccolta firme per chiudere, attraverso un concordato o l’esproprio, l’annosa pratica di acquisizione dell’area residua dell’Antico Orto Botanico di via Paoli al patrimonio comunale e per ottenere la realizzazione di un giardino pubblico. La faranno domani mattina all’Emiciclo Garibaldi il Comitato San Giuseppe, insieme al Comitato San Paolo-San Giuseppe, al Comitato Ambiente Sassari a Italia Nostra e al Wwf, che da anni combattono una battaglia comune per salvare i lecci, gli olmi e gli allori (solo per citare alcune delle specie arboree presenti) dell’antico orto botanico.

Battaglia iniziata nel 2008 per iniziativa di un gruppo di cittadini del quartiere di San Giuseppe che si oppone alla cosiddetta “Scheda Norma Meridda” presente nel Puc che prevedeva la cementificazione finale dell’area residua dell’ex Orto botanico, cancellando il vincolo per uso pubblico posto negli anni ottanta. Nasce il comitato San Giuseppe e raccoglie ben 800 firme in calce ad una osservazione depositata in comune. L’opposizione dei cittadini si manifesta con varie iniziative, convegni, lettere, ionterventi, volantinaggio, assemblee e incontri.

Nonostante la sollevazione popolare il Puc non viene modificato. Ma a bloccarlo ci pensa la sostanziale bocciatura della Regione che porta alla revoca del Puc nel luglio 2011 e alla rielaborazione del Piano.

Con l’approvazione della seconda versione, l’area residua del vecchio Orto botanico, insieme a due aree adiacenti, in tutto 3880 metri quadrati, è nuovamente vincolata ad uso pubblico.

Il Comitato però non si ferma e ora preme per chiudere, attraverso un concordato o l’esproprio, l’annosa pratica di acquisizione dell’area al patrimonio pubblico e per ottenere la realizzazione del Giardino pubblico.

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