La Nuova Sardegna

Sassari

L’Asl snobba le pari opportunità sul lavoro

di Vincenzo Garofalo

Le consigliere di Parità hanno segnalato anomalie nelle assunzioni al Ministero e alla Corte dei Conti

29 marzo 2017
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SASSARI. La Asl di Sassari snobba i princìpi di parità e pari opportunità tra uomini e donne sul posto di lavoro. Un disinteresse che costa all'azienda sanitaria sassarese una segnalazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e alla Corte dei Conti, per non essersi dotata di un Piano triennale delle azioni positive, ossia di una direttiva interna capace di individuare e rimuovere tutte le situazioni che creano discriminazione sul luogo di lavoro. Senza quel piano, il decreto legislativo 30 marzo 2001, n°165, indica che le amministrazioni pubbliche «non possono assumere nuovo personale» , compreso quello appartenente alle categorie protette, e compreso quello a tempo determinato. Assunzioni invece che la Asl sassarese , ora incorporata nella Azienda regionale tutela della salute (Ats), ha fatto regolarmente, in barba alle norme. Per questo motivo è partita la comunicazione dell'infrazione. Segnalazione scritta per mano della Consigliera di Parità della provincia di Sassari, che ligia ai compiti a lei affidati, svolge i controlli sul rispetto delle pari opportunità nel lavoro, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.

A Sassari, le consigliere di Parità Maria Antonietta Sale, effettiva, e Sandra Manca, supplente, insediatesi nel settembre dello scorso anno, in questi mesi hanno scandagliato le attività dei Comuni e delle maggiori amministrazioni pubbliche del nord Sardegna, scovando più di una falla in un sistema di garanzia che stenta a prendere forma. Su 92 Comuni contattati, solo la metà ha risposto alla richiesta di documentazione delle Consigliere. E fra chi ha risposto, la stragrande maggioranza ha formulato dei Piani di azioni positive semplicemente fittizi, perlopiù frutto di un mero copia e incolla di stralci normativi, e quindi lontani dalla realtà dei vari enti, inapplicati e inapplicabili.

«Non redigere dei Piani di azioni positive corretti, aderenti alla realtà di ciascun ente, e quindi applicabili, è molto grave», spiega Maria Antonietta Sale. «Significa non mettere in atto alcuna azione per rimuovere quegli ostacoli che impediscono, di fatto, la realizzazione delle pari opportunità fra lavoratrici e lavoratori; significa acconsentire tacitamente al sorgere di discriminazioni fra gli stessi lavoratori e quindi vuol dire non rispettare le leggi». E il compito delle Consigliere di parità è proprio far rispettare e applicare le norme che perseguono le pari opportunità: «La nostra figura copre funzioni assegnate direttamene dal ministero del Lavoro e Politiche sociali, da cui dipende la nostra nomina». A Sassari l'ufficio della Consigliera di parità è ospitato nei locali della Provincia, nella sede distaccata di via Auzzas, a Baldinca. Le funzioni della consigliera sono orientate alla tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. La Consigliera può ricorrere in giudizio, anche d'urgenza, davanti all'autorità giudiziaria in casi di discriminazioni di genere, su delega dei lavoratori, e lo fa in forma gratuita per l'utenza; rileva le situazioni critiche sui luoghi di lavoro e le contrasta; collabora con la direzione territoriale del Lavoro promuovendo manche le conciliazioni, collabora con gli assessorati al lavoro e gli organismi di parità degli enti locali.

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