La Nuova Sardegna

Sassari

Diana: «Il Parco ha sempre collaborato con i pescatori»

PORTO TORRES. «Siamo in attesa come tutti della nomina del presidente del Parco, ma a oggi ci sono un consiglio direttivo e un presidente facente funzioni legittimati a operare, così come previsto da...

06 marzo 2017
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PORTO TORRES. «Siamo in attesa come tutti della nomina del presidente del Parco, ma a oggi ci sono un consiglio direttivo e un presidente facente funzioni legittimati a operare, così come previsto da legge e dai regolamenti. Due soggetti che intendono portare avanti, nell’interesse del parco e dei cittadini, tutte le attività e le misure che si ritengono utili e necessarie. Sono convinto che da parte del parco non ci sia trascuratezza verso le marinerie quanto, probabilmente, poca comunicazione». Così Antonio Diana vice presidente del Parco Nazionale dell’Asinara, risponde ai pescatori di Porto Torres e Stintino, che avevano denunciato la scarsa tutela delle attività di pesca e di pescaturismo. «Mi preme sottolineare – sostiene Antonio Diana –, giusto per dare informazioni corrette, che lo scorso anno, i pescatori delle marinerie locali hanno partecipato all’interno dell’area marina protetta a progetti di educazione ambientale. Il parco, per quel progetto aveva stanziato circa 60 mila euro e altrettanti sono stati stanziati per il 2017. Si tratta di risorse che vanno proprio nella direzione auspicata dai pescatori, perché da una parte creano un’opportunità per dare un reddito alternativo e dall’altra un’occasione per diminuire lo sforzo di pesca nell’area parco. Ricordo, poi - che chi fa pescaturismo ha la possibilità di attraccare alle banchine dell’Asinara. La stessa possibilità è data ai pescatori , qualora ne facciano istanza, sia per il giorno che per la notte, salvo nei periodo di massima presenza turistica, a Cala Reale, Fornelli e Cala d’Oliva».

«Certo – aggiunge il vice presidente del Parco – tanto c’è ancora da fare per i pescatori e per tutte le categorie dei lavoratori che gravitano attorno al parco dell’Asinara e dell’area marina protetta. Ma ricordo che il consiglio direttivo è pronto ad ascoltare le problematiche degli operatori e, come lo scorso anno, sono già in calendario incontri durante i quali si potranno rappresentare ulteriori criticità. L’area marina protetta, con tutte le sue potenzialità deve essere vista dai lavoratori del mare come una risorsa e non come una criticità, e noi – è la conclusione di Antonio Diana – stiamo facendo e continueremo a fare il possibile affinché questo avvenga».

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